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Sindacati dei Medici: “Camici bianchi restano spie”

"In pacchetto sicurezza non cancellati rischi segnalazione" ROMA, 14 maggio 2009 – "Rimangono i medici-spia, malgrado le forti critiche e le proteste provenienti anche da parte della maggioranza di Governo".

Lo denunciano i sindacati medici che continuano a protestare contro le norme del pacchetto sicurezza che portano alla segnalazione degli immigrati irregolari.

L’intersindacale – Anaao Assomed, Cimo Asmd, Aaroi, Fp Cgil medici, Fvm, Federazione Cisl medici, Fassid, Fesmed, Federazione medici Uil Fpl – spiega, in una nota, che i camici bianchi "vengono esonerati dall’obbligo di segnalazione ma non, in quanto pubblici ufficiali, da quello di denuncia di un reato, quale quello di immigrazione clandestina appositamente introdotto, la cui omissione o ritardo comporta il rischio di sanzioni penali".

Per questo i sindacati ripetono al Senato lo stesso appello rivolto alla nei giorni scorsi alla Camera, perche’ si approvi "una norma che introduca, definitivamente e senza equivoci, una precisa e specifica esenzione per i medici, e quanti abbiano un incarico nel Ssn, dall’obbligo di denuncia di situazioni di irregolarita’ relative alla cittadinanza o immigrazione di persone sottoposte a trattamento sanitario".

"Siamo fortemente preoccupati – denunciano i medici che hanno programmato per la prossima settimana una conferenza stampa per illustrare i rischi della normativa – e ci vediamo costretti a lanciare un serio allarme anche per le conseguenze sulla salute collettiva legate al pericolo di epidemie che coinvolgono il territorio. Si pensi ai crescenti casi di tubercolosi tra gli immigrati o alla possibile diffusione del virus dell’influenza A/H1N1 le cui conseguenze sarebbero ancora piu’ gravi con ulteriore pericolo di contagio se i clandestini, per timore di essere denunciati, non si rivolgessero alle strutture sanitarie".

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