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Sindacati manifestano a Torino per migliori condizioni degli uffici immigrazione

Roma, 4 luglio 2023 – In data odierna, davanti alla Prefettura di Torino, i sindacati Cgil, Cisl e Uil hanno organizzato una manifestazione per richiedere nuovi spazi per gli uffici immigrazione della questura. La protesta è stata motivata dalle problematiche riscontrate negli attuali locali situati in corso Verona, nel quartiere Aurora, dove gli uffici sono stati danneggiati e si registrano code infinite, causando notevoli disagi.

I sindacati hanno espresso la necessità di una soluzione definitiva, anziché temporanea, affrontando una situazione che definiscono “indegna”. Paolo Ferrero, della segreteria Cisl Torino Canavese, ha dichiarato: “Da mesi abbiamo cercato, riuscendoci, di riorganizzare la piazza dove si creano lunghe code con persone in attesa per ore, magari anche con bambini, per rinnovi di permesso di soggiorno e altri documenti per la regolarizzazione in Italia.” Ferrero ha inoltre aggiunto che dal 1° luglio il camper utilizzato come provvisorio punto di accoglienza è stato rimosso, affidando la gestione direttamente alla questura. La situazione interna degli uffici non è sicura e secondo i tecnici del ministero, il sito risulta inagibile. Pertanto, i sindacati chiedono il rispetto delle norme e la regolarizzazione dei precari che lavorano in corso Verona.

Elena Ferro, della segreteria di Cgil Torino, ha evidenziato che negli ultimi anni sono passate migliaia di persone attraverso gli uffici di corso Verona. Queste persone devono attendere fino a 8 mesi o anche un anno, se non di più, per ottenere i documenti e i diritti riconosciuti a livello internazionale. Nel frattempo, sono costrette a dormire nei parchi e spesso vengono sfruttate sul luogo di lavoro.

La manifestazione di oggi è stata un ulteriore tentativo dei sindacati di portare l’attenzione sulle condizioni precarie degli uffici immigrazione di Torino e di sollecitare un intervento rapido ed efficace. La richiesta di nuovi spazi adeguati si fonda sulle difficoltà quotidiane incontrate da coloro che necessitano di servizi di regolarizzazione, mirando a garantire dignità e rispetto dei diritti fondamentali delle persone migranti.

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