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Sindaco leghista nega reddito a stranieri, è polemica

La controversa ordinanza è stata presa dal sindaco leghista di Azzano Decimo (Pordenone), Enzo Bortolotti

TRIESTE, 10 aprile 2008 – Niente integrazione al reddito per gli immigrati, anche se c’é una legge regionale che la prevede E’ la decisione presa ieri, con un’ordinanza, dal sindaco leghista di Azzano Decimo (Pordenone), Enzo Bortolotti.

Il sussidio – il cosiddetto "Reddito di cittadinanza" – è stato introdotto per i cittadini meno abbienti del Friuli Venezia Giulia dalla legge 6 del 2006, ed è stato da sempre contestato dal Centrodestra. "Secondo la nostra interpretazione – ha detto il sindaco – la legge aggira la normativa europea che stabilisce che un cittadino straniero che non è in grado di mantenersi deve lasciare il territorio nazionale. Gli immigrati, se non hanno i mezzi per potersi mantenere, devono tornare a casa loro e i fondi previsti dalla legge devono essere trasferiti – ha sostenuto – su voci che prevedano contributi per gli italiani".

L’assessore regionale alla Protezione sociale, Ezio Beltrame, ha annunciato che la Giunta del Friuli Venezia Giulia è pronta a subentrare al Comune di Azzano Decimo qualora non garantisse questo diritto. Una possibilità prevista dalla stessa legge, che pure prevede la partecipazione degli Enti locali all’attuazione di questa misura di welfare. "Evidentemente – ha commentato Beltrame – anziché quella della collaborazione, alcuni seguono la strada della contrapposizione di facciata e della demagogia". Attualmente, su 900 famiglie interessate dal provvedimento, una sola è extracomunitaria.

L’assessore regionale all’Immigrazione, Roberto Antonaz, ha detto che l’ordinanza "sottende una concezione di chi è forte coi deboli e debole coi forti". Una "strumentalizzazione politica piuttosto che una questione giuridica" per il vicedirettore della Caritas Italiana, Francesco Marsico, il quale ha aggiunto che "le leggi non le fanno i docenti di diritto amministrativo". Bortolotti, candidato alla Camera per il Carroccio, in passato aveva firmato un’ordinanza che vietava la circolazione con il ‘burqa’ sul territorio comunale. Nei mesi scorsi aveva poi disposto l’obbligo di un reddito minimo per l’ottenimento della residenza ad Azzano e quindi l’esclusione dall’erogazione di prestazioni sociali a famiglie di cittadini extracomunitari.

Nel dicembre scorso il Comune di Romano d’Ezzelino (Vicenza) aveva escluso gli extracomunitari dall’erogazione dei "bonus studio" per i più meritevoli. L’amministrazione di Varallo Sesia (Vercelli), in precedenza, aveva deciso di concedere sovvenzioni agli immigrati residenti solo dopo il superamento di un corso di italiano, geografia e cultura locale.

Intanto ieri è tornato a parlare di immigrazione il leader della Lega Nord, Umberto Bossi. "Se sarò ministro la prima legge da rifare è quella sull’immigrazione" – ha spiegato.

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