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Spagna: approvata la riforma dell’immigrazione. Le novità

Roma, 22 novembre 2024 – Il Consiglio dei Ministri spagnolo ha dato il via libera a una riforma ambiziosa del Reglamento de Extranjería, con l’obiettivo di semplificare le normative migratorie, promuovere l’integrazione e garantire maggiori diritti ai migranti. Il nuovo quadro normativo introduce cambiamenti significativi in tema di visti, permessi di soggiorno e lavoro, regolarizzazione e ricongiungimenti familiari.

Semplificazione delle procedure e nuovi visti

La riforma punta a rendere più comprensibili le norme relative ai visti di breve e lunga durata, semplificando le procedure burocratiche e riducendo i tempi di attesa. È stata anche chiarita la suddivisione delle competenze tra consolati e uffici stranieri.
Tra le principali novità:

  • Permessi iniziali: avranno tutti una durata di un anno.
  • Rinnovi: estesi a quattro anni, garantendo una maggiore stabilità ai migranti.
  • Visto per ricerca di lavoro: passa da tre mesi a un anno, offrendo più opportunità a chi cerca occupazione in Spagna.

Arraigo: il cuore della regolarizzazione

Il meccanismo dell’arraigo, che consente la regolarizzazione di migranti già presenti nel Paese, viene ampliato con cinque nuove tipologie:

  1. Sociale.
  2. Socio-formativo.
  3. Socio-occupazionale.
  4. Familiare.
  5. Di seconda opportunità.

Il periodo minimo di permanenza richiesto per accedere all’arraigo è stato ridotto da tre a due anni, con requisiti più flessibili. Un ulteriore vantaggio è la possibilità di accedere immediatamente al lavoro, sia dipendente che autonomo.

Secondo le stime del governo, entro la fine del 2023 saranno 210.334 le persone regolarizzate tramite l’arraigo, con un incremento di oltre 84.000 rispetto al 2022. La riforma prevede che, in media, circa 300.000 persone possano beneficiare di questo strumento ogni anno.

Formazione e lavoro come pilastri

La nuova normativa incentiva la formazione e il lavoro come elementi chiave per l’integrazione. Tra i cambiamenti principali:

  • I permessi per studio dureranno per l’intero percorso formativo e potranno essere convertiti in permessi di lavoro una volta terminata la formazione.
  • Durante gli studi, sarà possibile lavorare fino a 30 ore settimanali, favorendo l’autonomia economica degli studenti migranti.

Anche le procedure per l’assunzione di lavoratori stranieri sono state semplificate per rispondere meglio alle esigenze del mercato interno. Allo stesso tempo, vengono introdotti strumenti più efficaci per prevenire irregolarità e sfruttamento lavorativo.

Diritti dei migranti e ricongiungimenti familiari

La riforma rafforza i diritti dei migranti, migliorando la collaborazione con i Paesi terzi e le Parti Sociali. Tra le facilitazioni previste:

  • Ricongiungimenti familiari: procedure agevolate sia per i migranti che per i cittadini spagnoli con familiari stranieri.
  • Inclusione di casi particolari, come il ricongiungimento di figli e genitori di vittime di tratta, violenza sessuale o di genere.

Un passo avanti per l’integrazione

Con questa riforma, la Spagna si posiziona come un modello per una gestione dell’immigrazione più inclusiva ed efficace, puntando su integrazione, lavoro e famiglia. La semplificazione delle norme e l’ampliamento dei diritti rappresentano un passo avanti per una società più giusta e aperta.

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