in

Strage di Berlino, Merkel: “Sosterremo ancora chi vuole integrarsi”

La cancelliera: “Se l’autore fosse un richiedente asilo, sarebbe spregevole verso chi accoglie, ma anche verso chi ha bisogno di protezione. Restiamo uniti, liberi, aperti”

 

Berlino – 20 dicembre 2016 – “Continueremo a sostenere le persone che chiedono di integrarsi nel nostro paese”. Parole di Angela Merkel, che all’indomani della strage di Berlino non rinnega la politica dell’accoglienza.

“So che sarebbe davvero duro per tutti noi se fosse confermato che la persona che ha commesso questo atto ha cercato protezione e asilo in Germania” ha detto Merkel stamattina in conferenza stampa. “Sarebbe particolarmente spregevole verso i tanti, tanti tedeschi che sono impegnati ogni giorno nell’aiutare i rifugiati , e verso le tante, tante persone che hanno davvero bisogno di questa protezione e che si sforzano di integrarsi nel nostro Paese”. 

“Non vogliamo vivere paralizzati dalla paura e dal male” ha aggiunto la cancelliera. “Anche se in queste ore risulta difficile, troveremo la forza per vivere come desideriamo in Germania, liberi, uniti e aperti”.

Ieri sera era stato arrestato un ventitreenne pakistano, richiedente asilo, sospettato di aver guidato il tir che ha ucciso dodici persone e ne ha ferite altre quarantotto al mercatino di Natale di  Breitscheidplatz. Il giovane era stato fermato a un paio di chilometri dal luogo dell’attentato. Oggi però è stato rilasciato, per la polizia non è lui l’ attentatore. 

Intanto, però, l’estrema destra xenofoba vede nella strage una conferma dei suoi allarmi anti-profughi. Secondo Frauke Petry, leader di Alternative für Deutschland, “la Germania non è più sicura. L’ambiente in cui un tale atto può prosperare è stato colposamente e sistematicamente importato nell’ultimo anno e mezzo”. Marcus Pretzel, altro membro di spicco di AfD, ha twittato: “Quando finirà questa maledetta ipocrisia? Questi sono morti della Merkel”.

 

Clicca per votare questo articolo!
[Totale: 0 Media: 0]

Mattarella: “Italia frontiera d’Europa, servono scelte lungimiranti”

Rimpatri. Mali: “Mai firmato accordo di riammissione con l’Ue”