In anteprima su stranieriinitalia.it la ricerca Gfk Eurisko su immigrati e consumi
ROMA – Hanno un lavoro, un’attività commerciale, riescono a risparmiare e spesso sono proprietari di un conto corrente e di una carta bancomat. Ma solo in pochi riescono a comprare la casa in cui vivono e ancora meno ricorrono a mutui e prestiti.
E’ la descrizione degli immigrati e il rapporto che hanno con la casa, il lavoro, i prodotti finanziari, secondo uno studio condotto da Gfk Eurisko.
La ricerca è stata effettuata su un campione di 1.000 immigrati maggiorenni. E così l’80% ha un lavoro e percepisce un reddito; il 48% sostiene di riuscire a risparmiare. Ma solo l’8% chiede un mutuo per l’acquisto della casa; il 9% un prestito. Percentuali basse, soprattutto se si considera che il 60% è cliente di una banca o bancoposta. In particolare il 45% é titolare di un conto in banca e 3 su 10 hanno una carta bancomat (gli italiani sono 5 su 10). Più contenuta la diffusione della carte di credito di cui è proprietario solo il 9%.
Dai dati forniti risulta che l’utilizzo di un conto corrente é "basico": le operazioni più diffuse, cioé, sono il versamento dello stipendio e l’accumulo dei risparmi. E proprio su quest’ultimo fronte, il 48% degli intervistati ha dichiarato di riuscire a risparmiare in media 308 euro al mese.
Sul fronte assicurativo solo il 35% possiede una polizza auto e moto (contro una media italiana del 56%). Ancora meno diffuse risultano le assicurazioni sulla vita, gli infortuni e le spese mediche.
(3 agosto 2007)