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Tassa sul permesso. Sinistra Italiana: “Accanimento inutile, governo spieghi”

Interrogazione alla Camera. Paglia: “Chi vive, lavora, paga tasse e contributi in Italia non merita questo trattamento discriminatorio”

Roma – 26 settembre 2016 –  Il ritorno della tassa sui permessi di soggiorno? “Una vicenda particolarmente incresciosa, sulla quale vogliamo vedere chiaro”, dice Giovanni Paglia, deputato di Sinistra Italiana, che ora incalza il governo a Montecitorio. 

La domanda è semplice: perché ostinarsi a chiedere agli immigrati da 80 a 200 euro aggiuntivi per il rilascio o il rinnovo del permesso? Sono troppi, lo hanno già detto sia la corte di giustizia Europea, sia per il Tar, che lo scorso maggio aveva cancellato il contributo accogliendo un ricorso di Cgil e Inca. Ora però vanno sborsati di nuovo nell’attesa che il Consiglio di Stato decida sul ricorso in appello presentato dal governo.

Paglia e altri colleghi di Sinistra Italiana (Antonio Placido, Giorgio Airaudo, Stefano Fassina, Celeste Costantino, Gianni Melilla, Marisa Nicchi e Carlo Galli) hanno quindi presentato oggi un’interrogazione ai ministri dell’Interno e dell’Economia. Nel testo si chiedono “le ragioni di questo ricorso con caratteri di urgenza da parte del Governo” e “come il Governo intenda ottemperare alle sentenze di TAR del Lazio e Corte di Giustizia Europea”.

“A me, a noi – spiega Paglia – pare un inutile accanimento nei confronti di cittadini e cittadine che vivono, lavorano, pagano tasse e contributi in Italia e che non meritano un trattamento che, nei fatti, risulta essere discriminatorio. È per questo che aspettiamo risposte e che soprattutto appoggiamo la battaglia di civiltà intrapresa da Cgil e Inca”.

 

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