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Teatro multietnico . In scena l’incontro tra Est e Ovest

A Roma Naftacafè della compagnia "Il cane pezzato". Performance africo-siculo-araba

Roma – 17 marzo 2008 – Da domani al 23 marzo il teatro Parioli di Roma si fa multietnico, grazie alla compagnia "Il cane pezzato" i cui attori appartengono a diverse nazionalità. Si esibiranno nello spettacolo "Naftacafè", tratto da un’opera di Bachmann Panikkar Eliot, "la storia dell’ultima pompa di benzina prima del deserto".

Una performance musicale extraurbana africana, siciliana, araba, dove gli accampati di un tempo inesistente abitano un paesaggio contemporaneo segnato dalle mappe dei pozzi petroliferi in estinzione. Tutto comincia con una rincorsa fino all’Africa, all’India, fino al confine tra Oriente e Occidente. La vicenda mette assieme i segni e le tracce di una mappa del nostro tempo dove tutto ormai è sconosciuto. Il pozzo di petrolio, da cui tutti dipendono, ma che prima o poi finirà, diventa un luogo di passaggio e di incontro tra Est e Ovest.

La compagnia teatrale ‘Il cane pezzato’ ha già realizzato nel 2005 al teatro India lo spettacolo Oresteia21. La troupe fa parte dell’associazione ArteStudio, fondata da Riccardo Vannuccini Della Pietra e Alba Maria Ungaro Batoli.

Alla base c’è un progetto di teatro educativo e sociale dedicato alla cura del sé: un teatro volto alla creazione di un sistema di relazioni in una dimensione ludica, rituale ed educativa utile a contrastare "il disagio della civiltà". La compagnia lo chiama "teatro vulnerabile" perché a darne vita è proprio il cittadino debole, che attraverso l’esperienza narra la propria visione delle cose.

Gli attori si sono riuniti per raccontare il tema dell’Altro e l’incertezza umana al tempo della globalizzazione in un teatro che intende mettere in scena un felice passaggio dall’escluso all’incluso. Ognuno di loro da il proprio contributo, portando sul palcoscenico un pezzo della propria cultura d’origine e una parte di se stesso.

I biglietti dello spettacolo avranno un costo simbolico di 2 euro. L’associazione ArteStudio, oltre al teatro, cura diverse attività artistiche e sociali.

AI

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