Roma, 26 gennaio 2023 – La Geo Barents dovrebbe arrivare a La Spezia, il porto che nel momento dell’assegnazione distava 100 ore di navigazione. Durante il percorso, però, la nave di Medici Senza Frontiere ha dovuto effettuare due nuovi interventi, e così al momento a bordo sono presenti 237 migranti. “Dopo il salvataggio di questa mattina, la Geo Barents ha continuato a navigare verso la prima segnalazione che aveva ricevuto, in conformità con il diritto internazionale marittimo”, ha infatti fatto sapere la nave che, in questo modo, ha scavalcato il Dl Ong.
Migranti, terzo soccorso per la Geo Barents
“Alla fine siamo riusciti a individuare un gommone sovraffollato in difficoltà in acque internazionali: 107 persone, tra cui 5 donne e 36 minori, sono state soccorse e adesso sono al sicuro a bordo della Geo Barents”, ha inoltre spiegato Medici Senza Frontiere. Ora la nave ha ripreso la sua navigazione verso il porto di La Spezia. “Va lì solo per una questione di rotazione dei porti“, ha sottolineato il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi per tentare di placare le polemiche sull’assegnazione continua di porti di città governate dal centrosinistra. La Spezia, infatti, è amministrata dal centrodestra, e questa non sembra essere una casualità.
“C’è questa coincidenza astrale: la presenza delle navi delle ong, insieme alle condizioni climatiche, fanno ripartire i gommoni dalla Libia. Anche le imbarcazioni più fragili. Noi ci lamentiamo di questo, loro sì lamentano della lunga percorrenza. Il naufragio e il salvataggio sono qualcosa di occasionale non di ricerca sistematica che induce alle partenze. La presenza delle ong, guarda caso, fa ripartire i gommoni, non le barche strutturate. Questo è il dato fattuale che registriamo”, ha infine aggiunto Piantedosi.
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