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Ucoii: “Al nord musulmani discriminati”

Lettera a Napolitano. "Violati diritti elementari, come luoghi di culto e menù alternativi a scuola"

Roma –  24 settembre 2010 – “I musulmani del Nord Italia sono discriminati”. È la denuncia dell’Unione delle Comunità islamiche in Italia (Ucoii) inviata al Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano.

"Le scrivo nella Sua qualità di custode e garante della Costituzione e primo magistrato della Repubblica per segnalarle la difficile condizione che stanno vivendo i musulmani in un’ampia zona del Paese  segnatamente il Nord d’Italia, dove la loro libertà religiosa e financo la loro dignità di persone, così come disegnata dalla Carta fondamentale e dalle convezioni cui il nostro Stato aderisce, sono gravemente conculcate”scrive il  presidente dell’Ucoii Ezzeddin Elzir nella lettera, di cui l’AdnKronos ha reso noti ampi stralci.

Secondo Elzir, che è anche imam a Firenze,  "lo sforzo coeso e coerente dei musulmani in Italia, cittadini italiani e residenti stranieri, di dare pieno credito ai principi fondanti della Repubblica viene spesso frustrato per ragioni di mera propaganda politica senza che nessun reale impedimento o minaccia possano essere validamente opposti".  "Una certa ostilità politica  -continua – si esacerba per l’azione irresponsabile di taluni amministratori locali e giunge fino ad impedire il godimento di elementari diritti come la possibilità di assolvere pacificamente ai riti prescritti e il rispetto delle norme in materia alimentare”.

L’Ucoii non parla espressamente della Lega Nord, ma punta il dito contro i veti degli amministratori locali alla costruzione di moschee. “Non c’e’ quasi comunità del Nord Italia –scrive – che cerchi di dotarsi di un luogo di culto dignitoso che non si trovi a scontrarsi con la protervia di veti preconcetti ed ingiusti da parte di locali giunte comunali, che adducendo piccoli regolamenti urbanistici, malevolmente interpretati, finiscono per negare una grande libertà costituzionale".

L’associazione reagisce anche alle posizioni del sindaco leghista di Adro, nel bresciano. "Ieri il sindaco di Adro, già noto per il grottesco arredo che ha imposto alla nuova scuola elementare dedicata a Giancarlo Miglio che ha suscitato reazioni indignate e l’intervento censorio del Ministro Gelmini – denunciano i musulmani – ha decretato che i bambini che la frequentano non potranno più usufruire di menù alternativo alla carne di maiale se non con ‘motivata prescrizione medica’. In tutta evidenza si vogliono discriminare gli alunni musulmani, espellendoli dalla mensa scolastica".

Secondo l’Ucoii "si tratta signor Presidente di una provocazione vieppiù odiosa in quanto discrimina i futuri cittadini italiani, bambine e bambini musulmani che a decine e decine di migliaia stanno crescendo in questo nostro Paese. Sarebbe davvero esiziale per la serena convivenza tra i diversi che costituisce vanto e ricchezza della democrazia se domani serbassero in cuore un triste sentimento di esclusione e discriminazione".

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