in

UE: FERRERO INCONTRA SPIDLA, POLITICA COMUNE CONTRO POVERTA’

(ANSA) – ROMA, 27 FEB – Il ministro della Solidarietà sociale, Paolo Ferrero ha incontrato oggi il Commissario europeo per l’Occupazione, Affari Sociali e le Pari Opportunità Vladimir Spidla. I due si sono detti d’accordo sul fatto che la lotta alla povertà è un principio che caratterizza la comune etica europea e che la coesione sociale è addirittura pre-condizione per lo sviluppo. Su questa base comune, dunque, é necessario sviluppare una "politica europea di lotta alla povertà", a cui possano far riferimento le singole strategie nazionali. Spidla ha sottolineato la necessità di rafforzare l’utilizzo del Fondo Sociale Europeo al fine di sostenere politiche di coesione sociale in favore di fasce svantaggiate e di utilizzare l’Anno Europeo per le Pari Opportunità per affrontare, a livello comunitario e nazionale, tutte le cause di discriminazione o esclusione. Ha inoltre ricordato come il problema della riduzione del tasso di povertà non sia stato ancora sufficientemente affrontato dall’Italia, soprattutto per quanto concerne le famiglie numerose a basso reddito e il Mezzogiorno. Infatti, le azioni finora previste nel nostro Paese non si sono rivelate sufficienti a garantire il pieno raggiungimento degli obiettivi sociali posti dalla Strategia di Lisbona, e dovranno essere accompagnate da strumenti capaci di far fronte alle crescenti esigenze abitative e dallo sviluppo di un programma di reddito sociale. Nell’incontro è stato anche affrontato il tema dell’immigrazione: Ferrero e Spidla si sono detti d’accordo su un approccio che ponga l’accento anzitutto su politiche e strategie volte all’integrazione e a garantire i diritti dei migranti e che l’accento non sia posto solo sulla sicurezza. Questa visione più moderna e matura del fenomeno migratorio – ha osservato Ferrero – si ritrova del resto nelle più recenti elaborazioni anche a livello europeo. La riduzione della clandestinità attraverso misure che favoriscano l’ingresso legale, l’insegnamento della lingua italiana, la soluzione della questione abitativa, è la via che l’Italia intende percorrere per evitare che il fenomeno dell’immigrazione produca emarginazione e intolleranza. (ANSA). 2007-02-27 16:47

(27 febbraio 2007) 

Clicca per votare questo articolo!
[Totale: 0 Media: 0]

IMMIGRAZIONE:PICCHIA FIGLIA CHE VESTE OCCIDENTALE,A GIUDIZIO

IMMIGRAZIONE: FERRERO,SCUOLE POPOLARI PER INSEGNARE ITALIANO