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Ok a nuovo vertice Ue su immigrazione, la Commissione a Calais

Il 14 settembre i ministri della giustizia e dell’Interno cercheranno “misure immediate” alla crisi. Da Bruxelles fondi alla Francia 

 

 

Roma – 31 agosto 2015 – Come richiesto ieri dai governi di Francia, Gran Bretagna e Germania, il 14 settembre prossimo si terrà un vertice straordinario dell’Ue sull’emergenza immigrazione. 

In particolare, si riuniranno a Bruxelles i ministri della Giustizia e degli Interni dei Paesi membri. SI cercheranno “misure immediate”, dopo le ultime tragedie nel Canale di Sicilia e l scoperta di un camion carico di profughi morti in Austria. All’ordine del giorno potrebbero esserci anche modifiche al regolamento di Dublino, che impone ai Paesi di primo ingresso di farsi carico dei richiedenti asilo. 

Oggi l’immigrazione sarà anche al centro di un incontro a Berlino tra il premier spagnolo Mariano Rajoy e la cancelliera Angela Merkel. Mercoledì Raioy incontrerà anche il primo ministro britannico David Cameron.

Intanto il vicepresidente della Commissione Frans Timmermans e il commissario all’immigrazione Dimitris Avramopoulos sono stati stamattina a  Calais, insieme al primo ministro francese Manuel Valls e al ministro dell’Interno Bernard Cazeneuve. Di lì centinaia di profughi e migranti ogni giorno tentano di passare la Manica a bordo dei traghetti o attraverso l’Eurotunnel per raggiungere la Gran Bretagna. 

La Commissione ha lodato la collaborazione tra Londra e Parigi contro i trafficanti di esseri umani e gli impegni presi dai due Paesi per accelerare l’esame delle domande d’asilo, assicurare protezione ai più vulnerabili e rimpatriare chi non ha diritto a rimanere nell’Ue.  Ha però anche stanziato nuovi fondi per affrontare l’emergenza. 

In particolare, sono stati destinati 5,2 milioni di euro del Fondo Asilo, Integrazione e Migrazione a creare una tendopoli per le 1500 persone accampate intorno al centro “Jules Ferry” e per finanziare il trasferimento dei richiedenti asilo da lì ad altre località francesi. “La situazione a Calais – ha detto Timmermans  – richiede un’azione comune e risoluta. È solo il sintomo, insieme d atri in Europa, di una crisi più larga. Una crisi di dimensione europea, che richiede una risposta europea”. 

 

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