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Umbria: stanziati 900mila euro per gli stranieri

Finanzieranno interventi nelle scuole, progetti per le seconde generazioni,  corsi di lingua,  mediazione culturale ecc.

PERUGIA, 14 gennaio – Sono circa 80 mila gli immigrati regolari che, secondo le stime dell’ultimo Dossier Caritas Migrantes, vivono in Umbria, quasi il 9% della popolazione totale, il 2,7% in piu’ rispetto al dato nazionale. E’ volto a favorire la loro integrazione, intervenendo sulle difficolta’ di inserimento nell’ambito di vita e di lavoro, il nono programma regionale annuale che, su proposta dell’assessore regionale alle politiche sociali e abitative, Damiano Stufara, e’ stato approvato dalla Giunta regionale e che prevede risorse per quasi 900 mila euro.

Serviranno per realizzare progetti di accoglienza e inserimento scolastico degli alunni stranieri, progetti riguardanti le seconde generazioni di immigrati, per la diffusione e conoscenza della lingua italiana, il sostegno all’accesso all’alloggio, la mediazione culturale e l’inserimento lavorativo.

"La Regione Umbria – sottolinea l’assessore Stufara – in questi anni ha dedicato particolare attenzione e destinato crescenti risorse agli interventi volti a colmare il divario derivante dalla condizione stessa di ‘migrante’ e alla costruzione di un progetto di convivenza tra cittadini italiani e immigrati. Anche in una regione accogliente piu’ di altre, va tuttavia innalzato il livello qualititativo dei processi di integrazione. Sara’ questa una delle priorita’ della nuova legge regionale sull’immigrazione, il cui percorso verra’ avviato quest’anno, dedicato dall’Unione europea al dialogo interculturale".

La Regione ha confermato, inoltre, la scelta gia’ effettuata nell’ambito dei precedenti Programmi, di indirizzare una quota delle risorse del Fondo sociale regionale verso progetti di innovazione nel campo della immigrazione. Delle risorse disponibili, circa 686 mila euro sono stati ripartiti tra i dodici ambiti territoriali in base al numero di cittadini extracomunitari residenti e al rapporto tra questi e la popolazione locale . Tre i settori di intervento individuati. Il primo e’ quello dei servizi per l’integrazione, rivolti alla generalita’ degli immigrati e in particolare ai nuclei familiari in condizione di stabile presenza sul territorio. Sono previsti corsi per l’apprendimento della lingua italiana e alfabetizzazione socio-linguistica per immigrati adulti, azioni di sostegno all’inserimento socio-lavorativo, alla stabilizzazione del lavoro precario, all’emersione di quello irregolare e alla creazione di nuove imprese. Ritenuti prioritari anche i servizi di sostegno all’inserimento scolastico.

Il secondo settore di intervento riguarda i servizi volti alla prevenzione e al contrasto dei fenomeni di marginalita’ e al recupero della devianza, con azioni per la prevenzione degli infortuni sul lavoro e delle malattie professionali degli immigrati, informazione socio-sanitaria, centri di osservazione, informazione e di assistenza legale per gli stranieri vittime di discriminazioni per motivi razziali, etnici o religiosi.

Con il terzo settore d’intervento, la Regione persegue l’obiettivo ‘strategico’ di facilitare l’interazione tra cittadini italiani e immigrati. Tra le azioni prioritarie, sono individuate l’utilizzo di mediatori culturali in strutture pubbliche e private con ‘ruoli cerniera’, informazioni e percorsi formativi per operatori delle strutture pubbliche e private, raccomandati in particolare nei settori scolastico, sanitario, amministrativo, delle forze dell’ordine. Inoltre, sono previste iniziative culturali, sociali, ricreative per promuovere opportunita’ di incontro e favorire la conoscenza di altre culture, studi e ricerche sull’immigrazione. La Regione Umbria ha, inoltre, destinato 30 mila euro alla prosecuzione del progetto ‘Immigrazione in rete: comunicare per integrare’.

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