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Vacanza a Dubai in cambio del ricongiungimento familiare, prefetto indagato

Secondo i pm, Emilia Zarrilli sarebbe stata corrotta dai titolari di un’agenzia di servizi quando dirigeva lo Sportello Unico per l’Immigrazione di Roma. “L’ho saputo dalla stampa”

 

Roma – 25 novembre 2015 – Una vacanza pagata a Dubai per un “aiutino” su due pratiche di ricongiungimento familiare.

La procura di Roma ipotizza che sarebbe stata corrotta così Emilia Zarrilli, attuale prefetto di Frosinone, quando nel 2009 dirigeva lo Sportello Unico per l’Immigrazione di Roma. Accuse rispedite al mittente dalla diretta interessata, che oggi si dice “amareggiata” per aver “appreso dalla stampa di essere indagata”. 

Sono 24 gli indagati in un’inchiesta sull’ingresso illegale in Italia di diversi cittadini cinesi. Proprio per far arrivare due di questi in Italia, con la scusa di raggiungere i loro familiari, i titolari dell’agenzia “China Service” avrebbero avvicinato la dirigente dello Sportello Unico e ottenuto i suoi favori.

In cambio del suo interessamento, le avrebbero pagato una vacanza a Dubai insieme a due amiche, entrambe funzionarie di Polizia. Un regalo che sarebbe costato all’agenzia oltre 8 mila euro e sul quale ora i magistrati vogliono vederci chiaro. 

 

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