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Valorizzare il lavoro domestico per costruire una società della cura

L’OIL rilancia l’appello per un lavoro dignitoso in occasione della Giornata internazionale del lavoro domestico

Roma, 17 giugno 2025 – Il 16 giugno si è celebrata la Giornata internazionale delle lavoratrici e dei lavoratori domestici, una data simbolica che segna anche il 14° anniversario della Convenzione n. 189 dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro (OIL), il primo strumento giuridico globale a riconoscere pienamente il ruolo e i diritti delle persone impiegate nel lavoro domestico.

Nel comunicato diffuso dall’OIL, si ricorda che i lavoratori domestici forniscono servizi essenziali di cura e assistenza all’interno delle famiglie, spesso senza un adeguato riconoscimento sociale, economico e giuridico. Il paradosso è evidente: nonostante la loro funzione cruciale per il benessere collettivo e la tenuta dei sistemi di welfare, l’81% di loro opera ancora nel settore informale, senza protezione sociale, con salari bassi, orari eccessivi e condizioni di lavoro precarie.

Secondo le stime OIL, sono 75,6 milioni i lavoratori domestici sopra i 15 anni nel mondo, ma la domanda è destinata ad aumentare: entro il 2030 circa 2,3 miliardi di persone avranno bisogno di servizi di cura, in un contesto globale di rapido invecchiamento. In molti Paesi, i lavoratori domestici rappresentano oltre il 25% del personale impiegato nei servizi alla persona.

Nonostante i progressi normativi registrati dal 2011 in oltre 60 Paesi – che hanno esteso diritti lavorativi e accesso alla sicurezza socialepersistono gravi lacune. Le forme di abuso, violenza, molestie e l’assenza di rappresentanza nei tavoli di dialogo sociale ostacolano il miglioramento reale delle condizioni di vita e di lavoro nel settore.

L’OIL sottolinea la necessità di investimenti strutturali nell’economia della cura, per costruire società più eque, inclusive e resilienti. Le raccomandazioni includono:

  • il riconoscimento dei lavoratori domestici come prestatori di servizi a pieno titolo;
  • l’integrazione nelle politiche nazionali di protezione sociale;
  • la promozione del dialogo sociale con le organizzazioni dei lavoratori e delle famiglie;
  • la creazione di organizzazioni dei datori di lavoro del settore domestico per garantire qualità, accessibilità e sostenibilità dei servizi di cura.

La Giornata internazionale del lavoro domestico non è dunque solo una commemorazione, ma un’opportunità per ribadire che la giustizia sociale inizia tra le mura di casa. Riconoscere il valore del lavoro domestico è una delle chiavi per costruire un futuro basato sulla dignità, sull’uguaglianza e sul rispetto dei diritti umani.

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