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Veneto: gli stranieri residenti sono il 7,3% della popolazione

I dati del nuovo rapporto immigrazione: sono 65mila gli irregolari. Il 47% degli stranieri iscritti all’anagrafe proviene dall’Est Europa VENEZIA, 11 giugno 2008 – Il Veneto ha assistito nel quinquennio 2001-2006 ad un raddoppio del numero degli stranieri presenti arrivando a quota 350 mila.

È il dato che emerge dal quinto Rapporto sull’immigrazione straniera in Veneto, realizzato dall’assessorato alle politiche dei flussi migratori e curato dall’Osservatorio Regionale sull’Immigrazione.

Sul totale dei residenti in Veneto gli stranieri sono il 7,3% della popolazione ed è previsto che nei prossimi anni la presenza aumenti sia a causa di nuove ondate migratorie, sia in ragione del ricongiungimento familiare e delle nuove nascite, doppie rispetto a quelle degli italiani.

Le situazioni irregolari sono stimate in 60-65 mila, pari ad un quinto degli stranieri regolarmente residenti e in possesso di permesso di soggiorno. La maggior parte degli stranieri iscritti all’anagrafe proviene dall’Est Europeo (47%), principalmente di nazionalità albanese (10%), romena (14%) e serbo-montenegrina. Significativo anche il numero dei marocchini (13%) e dei cinesi, quinti nella classifica delle presenze nel territorio. Gli uomini hanno un’età media che varia dai 30 ai 40 anni, mentre le donne hanno un’età media più bassa (25-34 anni).

Negli ultimi anni la migrazione femminile per motivi di lavoro ha subito un incremento, soprattutto dall’Est dell’Europa, per svolgere lavori come collaboratrice domestica e assistente familiare. Gli uomini sono, invece, nella maggioranza dei casi lavoratori dipendenti impiegati nei settori dell’industria, delle costruzioni e dei servizi con le mansioni di operai specializzati e conduttori di impianti.

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