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Vescovi: “C’è un clima d’intolleranza e conflitto che sfociano nella violenza”

La Conferenza episcopale chiede accoglienza e capacità di gestire la compresenza di culture diverse in Italia

Roma – 28 ottobre 2010 – Il fenomeno dell’immigrazione "fa emergere opportunità e problemi di integrazione, nella scuola come nel mondo del lavoro e nella società. Per la Chiesa e per il Paese si tratta senza dubbio di una delle più grandi sfide educative". E’ quanto è emerso dalla Conferenza episcopale italiana alla presentazione del  documento decennale per la pastorale, gli “orientamenti pastorali”. 
 
Sul tema dell’educazione e della formazione ai valori cristiani, i vescovi scrivono che  dopo "L’accoglienza deve seguire la capacità di gestire la compresenza di culture, credenze ed espressioni religiose diverse."
 
Nel testo si esprime preoccupazione per il clima di tensione che si vive in questi giorni: "Purtroppo si registrano forme di intolleranza e di conflitto, che talora sfociano anche in manifestazioni violente. L’opera educativa deve tener conto di questa situazione e aiutare a superare paure, pregiudizi e diffidenze, promuovendo la mutua conoscenza, il dialogo e la collaborazione. Particolare attenzione va riservata al numero crescente di minori, nati in Italia, figli di stranieri". 
 
"L’acquisizione di uno spirito critico e l’apertura al dialogo, accompagnati da una maggiore consapevolezza e testimonianza della propria identità storica, culturale e religiosa, contribuiscono a far crescere personalità solide, allo stesso tempo disponibili all’accoglienza e capaci di favorire processi di integrazione. 
 
La Chiesa intende inoltre sottolineare, come l’obiettivo della  comunità cristiana è quello di  educare a riconoscere e far rispettare la dignità di ogni stranieri, come portatori della propria spiritualità. “L’approccio educativo al fenomeno dell’immigrazione può essere la chiave che spalanca la porta a un futuro ricco di risorse e spiritualmente fecondo" concludono i vescovi nella loro pastorale.
 
Marco Iorio
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