Roma, 11 novembre 2019 – “Tra il 2020 e il 2030 il flusso di nuovi migranti potrebbe raggiungere la cifra record di circa 230 milioni di persone, quasi quanto la loro attuale consistenza. In Europa, tuttavia, gli arrivi previsti non basterebbero più a impedire una sensibile diminuzione del numero di persone in età attiva”.
Questa la previsione del governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco sul futuro di popolazione e migranti nel corso della inaugurazione dell’anno accademico 2019-2020 all’Università di Cagliari.
“Nei prossimi 25 anni – ha sottolineato Visco – il numero di persone di età compresa tra 20 e 64 anni scenderà di quasi 30 milioni in Europa, 6 dei quali in Italia. La stessa classe di età aumenterà fortemente, invece, in Africa e in Asia, rispettivamente di circa 570 e 290 milioni nelle previsioni delle Nazioni Unite: le risultanti pressioni migratorie saranno fortissime”.
“La crisi ambientale – ha spiegato – potrebbe ridurre il reddito pro capite mondiale di quasi un quarto entro il 2100 rispetto al livello che si potrebbe altrimenti raggiungere, con riduzioni forti soprattutto nel Sud del mondo e più lievi (in qualche caso aumenti) nel resto del pianeta”.