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Viterbo, colf e badanti: denunciate 300 persone per evasione fiscale e lavoro in nero

Roma, 21 giugno 2022 – La Guardia di Finanza di Viterbo ha scoperto oltre 300 evasori nell’ambito delle collaboratrici domestiche. Il tutto è nato da una semplice domanda che le fiamme gialle si sono poste: “Come vivono questi persone che vediamo ogni giorno per le strade della città?”. Ricerca dopo ricerca, la risposta è arrivata di fronte ai loro occhi: senza pagare le tasse.

Viterbo, scoperti 300 evasori fiscali

“E’ stata un’operazione di giustizia sociale”, ha spiegato Rosario Masdea, maggiore della Guardia di Finanza di Viterbo. L’operazione si è mossa seguendo due strade: da una parte sono stati chiesti all’Inps gli elenchi dei viterbesi che avevano registrato la presenza di badanti e colf in casa. Dall’altra, poi, le persone sono state seguite fin dentro le case nelle quali lavoravano e alloggiavano. Unendo le due vie, si è giunti al punto: lavoro in nero e imposte non pagate. Così, tutto il territorio è stato passato al setaccio. Quello che è emerso è stato un numero altissimo di evasori, sia datori di lavoro che dipendenti (solamente 11). In totale, sono 9 i milioni sottratti al fisco.

Ma com’è possibile? Io sono venuta a lavorare in Italia perché mi avevano detto che non si pagano le tasse“, ha detto una badante di fronte all’ufficiale della Guardia di Finanza che la stava sanzionando per non aver presentato la dichiarazione dei redditi. Le operazioni sono state rese possibili grazie a un protocollo d’intesa a livello nazionale tra l’Inps e la Guardia di Finanza. Tramite l’esame affidato al Nucleo speciale spesa pubblica e frodi comunitarie, quindi, sono state individuate centinaia di posizioni suscettibili di sviluppo operativo.

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