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Bonus tredicesima trasformato in Bonus 100 euro: come ottenerlo e chi ne ha diritto

Roma, 2 maggio 2024 – Il tanto discusso ex bonus tredicesima per i lavoratori dipendenti è stato trasformato in una tantum da 100 euro lordi, erogati a gennaio. Tuttavia, a differenza delle aspettative, questo bonus non sarà automatico, ma sarà necessario richiederlo al proprio datore di lavoro. Ecco dunque quali sono i modi, i requisiti e i tempi per poter beneficiare di questa misura.

Requisiti reddito e familiari

Per accedere al bonus, i lavoratori devono rientrare in una specifica fascia di reddito annuo, compresa tra gli 8.500 e i 28.000 euro. Inoltre, è importante che l’imposta lorda determinata sui redditi da lavoro percepiti dal lavoratore sia più alta delle detrazioni spettanti. Questo significa che, se il lavoratore non deve soldi al Fisco, non avrà diritto al bonus. Si crea così automaticamente una soglia minima di reddito.

È fondamentale anche avere coniuge e almeno un figlio a carico per poter accedere al bonus. Anche i nuclei monogenitoriali con almeno un figlio a carico rientrano nei casi previsti per ottenere il bonus.

Modalità di richiesta ed erogazione

Il bonus sarà erogato con la busta paga di gennaio 2025 e si prevede che raggiungerà circa 1,1 milioni di famiglie. Tuttavia, sarà compito del lavoratore richiederlo al datore di lavoro, attestando per iscritto di averne diritto e indicando il codice fiscale del coniuge e dei figli.

È importante notare che l’importo del bonus sarà soggetto alle normali ritenute fiscali e detrazioni, con un’aliquota di riferimento del 23%. Inoltre, l’importo spettante sarà proporzionato al periodo di lavoro nell’anno, quindi se un lavoratore sarà assunto a metà anno, il bonus sarà ridotto di conseguenza.

Critiche e risposte

Le critiche non sono mancate, soprattutto riguardo alla soglia minima di reddito che potrebbe escludere lavoratori con coniuge e figlio a carico ma reddito inferiore a 8.500 euro. Alcuni sindacati hanno espresso delusione per la misura ritenuta “spot” e hanno chiesto al governo di agire per sostenere i lavoratori poveri e precari.

In conclusione, sebbene il bonus rappresenti un aiuto per molte famiglie, restano dubbi e critiche sulle modalità di assegnazione e sulle fasce di reddito considerate. La discussione su come supportare equamente i lavoratori continua, mentre si cerca di bilanciare le esigenze economiche con la sostenibilità fiscale.

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