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Assegni nucleo familiare all’estero: l’Inps riconosce il diritto agli stranieri

Roma, 31 agosto 2022 – L’Inps con circolare del 22 agosto ha finalmente dato attuazione a quanto già disposto dalla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo nella sentenza del 25 gennaio 2021, riconoscendo la mancata applicazione da parte dell’Italia della Direttiva Europea in materia di assegni familiari.

Così, l’Inps comunica ai propri Uffici sul territorio di “cancellare” i propri provvedimenti di diniego, con cui venivano negati gli assegni per i familiari residenti all’estero.

Come ottenere gli assegni arretrati: riesame delle domande

Sarà necessario innanzitutto presentare domanda di riesame della precedente decisione, che potrà essere rivista dall’Inps “previa apposita richiesta di integrazione istruttoria” e verifica di tutti i requisiti, nonché dell’eventuale prescrizione. Infatti, gli assegni familiari possono essere richiesti fino a 5 anni indietro.

E’ prevista la possibilità di formulare la richiesta online, accedendo alla propria posizione tramite SPD (l’identità digitale necessaria per comunicare con la Pubblica Amministrazione), oppure rivolgendosi ad un patronato.

I documenti da produrre nella richiesta

Per vedere accolta la propria domanda di assegni anche per i familiari all’estero sarà necessario dimostrare il rapporto di parentela richiedendo la relativa documentazione:

  • all’autorità competente del Paese in cui vivono i familiari (che deve essere tradotta, e autenticata dal Consolato Italiano in quel Paese);
  • oppure all’autorità consolare in Italia del proprio Stato di origine: in questo caso il documento già in italiano dovrà essere solo legalizzato dalla Prefettura.

Domande presentate in precedenza: le ipotesi

Domande ancora in valutazione: se ricorrono le condizioni per essere accolte (rapporto familiare e reddito) verranno applicate le disposizioni della nuova circolare Inps, con riconoscimento degli assegni familiari;

Domande rigettate in riesame: verrà avviata nuova istruttoria da parte dell’Inps per valutazione dei requisiti;

Domande per cui è in corso un giudizio: in questo caso l’Inps porrà in essere le attività necessarie affinchè venga dichiarata la cessazione della materia del contendere, ovvero affinchè il ricorrente rinunci al giudizio (accogliendo, ad esempio, la domanda di assegni familiari).

Articolo realizzato per Stranieri in Italia da: Federica Merlo, avvocato

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