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Assegno sociale per i cittadini stranieri: i chiarimenti dell’Inps

Roma, 19 maggio 2023 – L’assegno sociale è una prestazione economica che viene riconosciuta, su domanda, a persone in età avanzata, oltre i 67 anni di età, e che versano in condizioni di disagio economico perché privi di un reddito o con reddito inferiore ad una soglia determinata dalla legge e aggiornata ogni anno (per il 2023 fissata in 6.542,51 € per il reddito personale, in 13.085,02 per le persone coniugate).

Si tratta quindi di una misura di sostegno, erogata in 13 mensilità dell’importo di 503,27 euro, prevista per coloro che non possono evidentemente cercare un impiego, anche ad integrazione di ulteriori pensioni, proprio in ragione dell’età.

Chi può presentare domanda: non solo gli stranieri lungo soggiornanti. Richiesta comunque residenza di 10 anni.

Premesso che rimangono invariate le categorie di soggetti aventi diritto all’assegno sociale, l’Inps con Circolare del 12.12.2022 ha precisato che è sufficiente una residenza di 10 anni per accedere alla misura, quindi a prescindere dal permesso di lungo periodo.

La residenza dovrà essere continuativa, da intendersi non interrotta purchè le assenze non siano superiori a 6 mesi continuativi e 10 mesi negli ultimi 5 anni.

Redditi prodotti all’estero: necessaria dichiarazione per richiesta assegno sociale

L’inps ha inoltre precisato, come nel caso del Reddito di Cittadinanza, per i cittadini stranieri che fanno richiesta di assegno sociale la dichiarazione dei redditi posseduti all’estero.

Tali redditi dovranno essere tradotti e certificati dall’autorità competente dello Stato estero oppure autocertificati, a seconda del Paese in cui sono prodotti o di provenienza del cittadino straniero.

Articolo realizzato per Stranieri in Italia da: Federica Merlo, avvocato

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