Roma, 23 settembre 2022 – Occorre premettere innanzitutto che il datore di lavoro che assume un cittadino straniero è sempre tenuto a comunicare ogni variazione che interviene nel rapporto di lavoro al Centro per l’Impiego, e all’Inps in caso di lavoratori domestici.
Le comunicazioni poi differiscono a seconda che l’assunzione riguardi un lavoratore che fa ingresso in Italia per la prima volta o di tratti di lavoratore già regolarmente soggiornante.
Quando si tratta di lavoratore che ha fatto ingresso nell’ambito della procedura di flussi, e che quindi chiederà per la prima volta un permesso di soggiorno in Italia, il datore di lavoro prima di dare inizio all’assunzione dovrà accertarsi che:
- Il lavoratore abbia sottoscritto il contratto di soggiorno entro 8 giorni dall’ingresso in Italia;
- Questi abbia la ricevuta postale che attesta la richiesta di permesso di soggiorno.
Successivamente il datore di lavoro potrà trasmettere al Centro per l’Impiego, un giorno prima dell’inizio dell’attività, la comunicazione di inizio attività tramite il Modello UniLav.
Se invece il lavoratore è già regolarmente soggiornante, non dovrà essere stipulato il contratto di soggiorno ma, come per qualsiasi altro lavoratore, l’ordinario contratto.
Vige ugualmente però l’obbligo di comunicazione e trasmissione del modello Unilav al Centro per l’impiego.
Inoltre, qualora venga concesso l’uso di un’abitazione (condizione necessaria nel caso di lavoratori assunti mediante procedura dei “flussi”), in entrambi i casi il datore di lavoro dovrà comunicare la cessione dell’abitazione all’Autorità di Pubblica Sicurezza.
Articolo realizzato per Stranieri in Italia da: Federica Merlo, avvocato