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Cittadinanza italiana. Che reddito serve e come si calcola?

Vivo da tanti anni in Italia e vorrei diventare italiano. Che reddito devo avere per chiedere la cittadinanza per residenza?

 

25 marzo 2016 – Il reddito minimo richiesto per presentare la domanda di cittadinanza per residenza è di € 8.500 per ogni anno del triennio precedente alla data in cui si presenta la domanda. Tale reddito deve provenire da fonte lecite, come attività lavorative subordinate o autonome e può essere dimostrato tramite la dichiarazione dei redditi medianti modelli 730 o Unico oppure con la certificazione unica CU (ex CUD).

In base alla circolare K. 60.1 del 05/01/2007, il Ministero dell’Interno ha chiesto alle amministrazioni di valutare il reddito posseduto dal richiedente, non solo in base alla posizione individuale, ma in relazione al reddito dell’intero nucleo familiare. Si intende come nucleo familiare tutti coloro che risultano iscritti nello stato di famiglia.

Ciò vuol dire che se il cittadino straniero che presenta la domanda non raggiunge il minimo previsto di €8.500 per ogni anno del triennio richiesto dalla normativa, può integrare il proprio reddito con quello del nucleo familiare, ma in questi casi il minimo richiesto diventa di €11.500 in caso di coniuge a carico e di €550 in più per ogni figlio a carico.

Questa condizione fu introdotta per consentire anche agli altri componenti del nucleo familiare a presentare ugualmente l’istanza. Questo anche se non dispongono di un proprio reddito sufficiente per la richiesta, se risultano effettivamente a carico del capofamiglia e sono in possesso degli altri requisiti previsti dalla Legge n. 91/92.

L’importo di € 8.500, per singolo individuo, è pari all’importo richiesto per l’esenzione dalla partecipazione alla spesa sanitaria.

L’accertamento di questo requisito è fondamentale al momento di valutare la richiesta di cittadinanza, visto che l’interessato deve disporre di mezzi adeguati a garantirgli l’autosufficienza economica e il soddisfacimento degli obblighi di solidarietà. Acquisendo la cittadinanza il richiedente avrà gli stessi diritti e doveri di tutti i cittadini italiani, per cui sarebbe contrario all’interesse pubblico se il nuovo cittadino non disponesse di mezzi idonei per mantenere sé e la propria famiglia.

Inoltre, ai sensi delle leggi n. 15/2005 e n.80/2005, la pubblica amministrazione è tenuta a chiedere al richiedente un’attualizzazione dei redditi, favorevole nel caso in cui ci siano eventuali miglioramenti della propria posizione economica, prima di emettere un eventuale diniego, specialmente quando il lasso di tempo trascorso dalla data di presentazione a quella del perfezionamento della domanda è considerevole.

Maria Elena Arguello

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