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Voglio richiedere il permesso per lungo soggiornanti. Che reddito devo avere? E come si può dimostrare?

Roma, 12 novembre 2021 – Il permesso UE per soggiornanti di lungo periodo richiede, tra i vari requisiti (soggiorno minimo di 5 anni, permesso di soggiorno valido, conoscenza lingua italiana) un reddito minimo che viene determinato di anno in anno e corrispondente all’importo annuo del cosiddetto “assegno sociale”, che è possibile verificare di anno in anno sul sito dell’INPS.

Per il 2021 l’importo minimo è stato fissato in 5.983,54 euro (ossia 460,28 € mensili), con ulteriori aumenti per ciascun familiare per il quale si intenda richiedere il medesimo permesso: aumentato della metà per ciascuno dei familiari ed in presenza di due o più figli minori di 14 anni, aumentato del doppio (quindi 11.967,08 per il 2021).

Il reddito può essere anche raggiunto cumulando i redditi dei familiari conviventi e può essere documentato allegando alla domanda (a mezzo kit postale) la propria – o anche quella dei familiari – dichiarazione dei redditi r (CUD/Unico).

In caso di Modello Unico, occorre allegare anche prova dell’avvenuta presentazione presso l’Agenzia delle Entrate e attestazione di avvenuto pagamento del mod f24.

Se percepita una pensione estera, sarà possibile produrre anche tale documentazione.

La norma dispone solo che il reddito provenga da fonti lecite, quindi è illegittima qualsiasi richiesta di contratto a tempo indeterminato o di provare il mantenimento del reddito per più anni. Sarà necessario soddisfare il requisito solo per l’anno precedente alla richiesta, del quale si avrà la dichiarazione.

Documenti utili per compilazione domanda:

lavoratori subordinati

ultima busta paga o contratto di soggiorno; dichiarazione del datore di lavoro (con fotocopia del suo documento di riconoscimento) che attesti la prosecuzione del rapporto di lavoro)

lavoratori domestici: dichiarazione datore di lavoro che attesti l’attualità del rapporto, la durata, la retribuzione mensile; fotocopie delle ricevute (fronte e retro) dei contributi previdenziali riferiti all’anno precedente

lavoratori autonomi: Visura camerale rilasciata dalla Camera di Commercio competente, o licenza, o iscrizione albo

liberi professionisti non iscritti alla Camera di Commercio:

certificato di attribuzione della partita IVA

soci lavoratori delle cooperative:

busta paga; dichiarazione del presidente o del legale rappresentante che attesti l’attualità del rapporto e la sua durata;

Fonte: Melting Pot

Articolo realizzato per Stranieri in Italia da: Federica Merlo, avvocato

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