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Neocomunitari. Tutelate le mamme non assicurate

Il Ministero della salute allarga il campo delle prestazioni mediche nei confronti di donne in gravidanza e minori. Le cure garantite anche a chi non è iscritto al Ssn

Roma – 21 febbraio 2008 – Con una circolare del 19 febbraio 2008 il Ministero della salute ha esteso le cure "indifferibili e urgenti", includendo la tutela per le donne in gravidanza e per i minori anche ai neocomunitari non assicurati. Bulgari e romeni sono finalmente usciti da quel limbo "sanitario" in cui erano paradossalmente piombati con l’ingresso dei loro paesi nell’Ue, avvenuto oltre un anno fa. Da ora in poi saranno tutelati anche mamme e bambini non iscritti al servizio sanitario nazionale e non titolari di tessera Team o di modelli E106 o E121.

Marche e Piemonte avevano esordito autonomamente addottando già all’inizio di quest’anno norme analoghe a quelle che oggi il Ministero  allarga a tutto il territorio italiano. Anche se con un po’ di ritardo, nella nuova nota integrativa, il Ministero osserva che “uno dei principi sanciti dai regolamenti comunitari di sicurezza sociale è quello della parità di trattamento tra l’assistito di uno Stato che si trova in un altro Stato-membro con gli assistiti di questo ultimo".

A differenza di ciò che si leggeva nella nota informativa del 3 agosto 2007, saranno dunque comprese, a parità di condizione con le assistite iscritte al servizio sanitario nazionale, anche le cure relative alla tutela della maternità e all’interruzione di gravidanza. Saranno incluse inoltre le prestazioni sanitarie relative alla salute dei minori. E verranno infine attivate, anche per i neocomunitari non assicurati, le campagne di vaccinazione, gli interventi di profilassi internazionale e la profilassi, diagnosi e cura delle malattie infettive, ai sensi della vigente normativa nazionale.

Di tutte queste prestazioni dovrà essere tenuta, da parte delle ASL una contabilità separata, da cui risulti l’identità del cittadino comunitario e le prestazioni ricevute, di cui si terrà conto per l’azione di recupero e negoziazione nei confronti degli Stati competenti in sede comunitaria o diplomatica. In particolare sono in corso con le autorità sanitarie dei paesi neocomunitari “trattative per una più opportuna regolamentazione delle procedure e dei rapporti contabili relativi alla mobilità sanitaria internazionale”.

La nota integrativa invita le Regioni ad assicurare alle aziende sanitarie ed ospedaliere un adeguato supporto per una omogenea e uniforme applicazione della normativa vigente al fine di assicurare ai propri cittadini una piena tutela del diritto alla salute.

Scarica la circolare 19 febbraio 2008

Scarica la nota del 3 agosto 2007 

Antonia Ilinova

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