Elvio Pasca
In vigore le nuove norme. È sufficiente una dichiarazione di presenza alla frontiera o in Questura Da venerdì scorso, con l’entrata in vigore del decreto legge 10/2007, i permessi di soggiorno per breve durata sono stati aboliti: chi entra in Italia per rimanervi non più di 90 giorni deve solo informarne le autorità, senza spendere tempo e denaro per chiedere il permesso alle Poste.
"Per soggiorni inferiori a tre mesi – si legge nell’articolo 5 del decreto – lo straniero dichiara la sua presenza all’ufficio di polizia di frontiera, al momento dell’ingresso sul territorio nazionale ovvero, entro otto giorni dal suo ingresso, al questore della provincia in cui si trova, secondo le modalità stabilite con decreto del Ministro dell’interno".
Ma attenzione: questo non vuol dire che chiunque potrà entrare in Italia per soggiorni brevi senza alcuna formalità: il passaggio al consolato per chiedere il visto d’ingresso ( a meno che siano in vigore accordi particolari con il proprio Paese d’origine) rimane indispensabile. L’abolizione dei permessi brevi semplificherà la vita a uomini d’affari e turisti e inoltre, essendoci meno richieste, alleggerirà anche la gestione degli altri permessi di soggiorno, con benefici per tutti.
In attesa che un decreto del ministero dell’Interno definisca modalità uniformi per le dichiarazioni di presenza, varie Questure si stanno attrezzando per garantire comunque i nuovi diritti previsti dalla legge.
A Milano, l’ufficio Immigrazione ha predisposto un modulo di autocertificazione, che potete scaricare cliccando sul link qui sotto, in cui si dichiara la data dell’ingresso in Italia indicando anche il valico di frontiera utilizzato e dove si alloggerà. Va presentato in duplice copia (una delle quali, timbrata, rimane al cittadino straniero), allegando la fotocopia del passaporto e della pagina con il visto.
DICHIARAZIONE AI SENSI DELL’ART. 5 del D.L. 15 FEBBRAIO 2007 nr. 10
(20 febbraio 2007)
Elvio Pasca
