Fabrizio Florestano, dirigente locale di FdI, su Facebook: “Tempo di sparare e farli cadere in una buca”. Ora dice: “Una battuta”
Ferrara – 21 luglio 2015 – Ha letto un titolo, “Mettiamo i profughi nelle case degli italiani”, con cui il Giornale sintetizzava l’appoggio di Cècile Kyenge a un modello di accoglienza diffusa. E non ci ha visto più.
Fabrizio Florestano, dirigente ferrarese di Fratelli d’Italia, ha commentato su Facebook: “Certo, io ne prendo 100 alla volta: tempo di sparare per farli cadere in una buca e me ne date altri cento. In una giornata ne faccio fuori quanti ne sbarcano”.
È scoppiato, comprensibilmente, un putiferio. Florestano parla di “una battuta”, “strumentalizzata da qualcuno a sinistra”. Non si aspettava che “per quelle parole potessi essere sputtanato su tutti i giornali”, non non è intenzionato a scusarsi.
Il suo partito, intanto, lo ha scaricato. Per il, capogruppo di FdI in consiglio comunale a Ferrara, Paolo Spath, ha detto che quelle parole “sono un vero delirio, assolutamente inqualificabili dal punto di vista umano” e meriterebbero “scuse in mondovisione”.
Florestano, fa l’offeso: “Mi autosospendo dal partito perché in questo momento non mi riconosco più in una linea troppo morbida sulla questione degli immigrati”, dice. Oggi però il direttivo di FdI potrebbe decidere la sua espulsione.
Stranieriinitalia.it
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