Insulti al presidente americano in un servizio dell’agenzia di stampa controllata dal regime di Pyongyang. L’amministrazione Usa: “Ripugnanti”
Roma – 9 maggio 2014 – Nella guerra fredda che la contrappone agli Stati Uniti, la Corea del Nord usa anche l’arma del razzismo.
“Barack Obama sembra una scimmia africana con orecchie pelose e sporgenti'', ''Si comporta proprio come una scimmia in uno zoo, arraffando le briciole che gli porgono i visitatori'', “È un incrocio dal sangue incerto”, “Non ha nemmeno l’apparenza di un essere umano”.
Sono i giudizi di alcuni operai nordcoreani intervistati dall’agenzia di stampa Korean Central News Agency (Kcna), controllata dal regime, all’inizio di maggio, dopo la visita del presidente americano in Corea del Sud. La Knca, spiega il Washington Post, aveva pubblicato il servizio solo in lingua coreana, mentre in genere utilizza anche l’ inglese, quindi il caso ci ha messo qualche giorno a venire fuori.
Oggi è arrivata anche la replica dell’amministrazione usa, per bocca della portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale, Caitlin Hayden . “I media governativi nordcoreani noti per i loro eccessi. Ma questi commenti sono davvero ripugnanti e irrispettosi”.
Il Washington Post cita le teorie di alcuni accademici, soprattutto B.R. Myers, sulla visione del mondo “fondamentalmente razzista dei nordcoreani, che fa pensare più al Giappone durante al seconda guerra mondiale che all’Unione Sovietica di Stalin”.