"L'Ue non può pensare che dando 80 milioni di euro l'anno al Frontex ha risolto il problema"
Roma, 9 aprile 2014 – ''Dall'inizio dell'anno abbiamo avuto 15 mila arrivati per mare''. Angelino Alfano, ministro degli Interni, fa il punto sull'emergenza sbarchi intervenendo in diretta al Giornale radio Rai che vede il nostro paese sotto una pressione migratoria fortissima, che arriva prevalentemente dalla Libia.
''Il portavoce del Commissario europeo Malmstrom ha pienamento confermato i dati preoccupanti che io avevo dato; nel nordafrica vi sono tra le 300mila e le 600mila persone pronte a partire, Anzi, se ho sbagliato, ho sbagliato per difetto non per eccesso. La situazione in Libia e' tale – ha continuato Alfano- come sappiamo dalle nostre fonti informative, anche perche' li' vi e' una quantita' notevole di stanieri che, senza perifrasi, non sono li per piacere, per turismo. Quindi il tema e' grave e va preso seriamente in mano dall'Europa, subito, perche' questa frontiera del Mediterraneo e' una frontiera europea, e l'Europa non puo pensare che dando 80 milioni di euro l'anno al Frontex, agenzia europea che dovrebbe tutelare le frontiere, ha risolto il problema.
Noi oggi stiamo facendo un'azione di soccorso che ci rende campioni del mondo di soccorso in mare, abbiamo salvato decine di migliaia di vite umane, almeno 10 mila da da ottobre scorso a oggi, con l'operazione Mare Nostrum. Ma adesso, proprio mentre stiamo parlando, ci sono trafficanti di esseri umani, mercanti di morte, che guadagnano e lucrano sugli esseri umani, sulla morte di altri uomini, anche sul nostro soccorso tempestivo in mare, perche' rende piu' breve il tragitto per le loro carrette, quindi la loro operazione si fa piu' lucrosa e meno rischiosa.
Ma noi – ha concluso Alfano – abbiamo il dovere del soccorso in mare e non e' accettabile la tesi di chi dice che 15 mila morti in mare siano meglio di 15mila soccorsi vivi in mare, dalle nostre Capitanerie, dalla nostra Marina, dalle nostre unita' navali''.