Mai così tanti ingressi da oltre vent'anni, l'economia in crescita attira gli stranieri. Gli industriali: "Serve manodopera qualificata per contrastare il calo demografico"
Berlino – 22 gennaio 2015 – La Germania, isola felice in un continente depresso dalla crisi economica, continua ad attrarre immigrati, segnando un nuovo record di ingressi.
Nel 2014, secondo un rapporto diffuso ieri dall'istituto nazionale di statitische Destatis, si è registrato un saldo netto di circa 470 mila migranti. Così tanti ingressi non si registravano dal 1992, quando a spingere tanti stranieri in Germania era la guerra nell''ex Jugoslavia e il disfacimento dei regimi comunisti nell'est.
É solo grazie ai nuovi ingressi (come del resto avviene anche in italia) che la popolazione tedesca ha continuato ad aumentare, arrivando a 81,1 milioni Diversamente, dovrebbe fare i conti con un invecchiamento che lo scorso anno ha portato i decessi a superare le nascite di 215 mila unità.
Il governo ha presentato ieri anche un rapporto relativo al 2013, quando sono arrivati 1,23 milioni di immigrati rispetto a 1,8 milioni del 2012. Per la maggior parte venivano dai nuovi stati dell'Ue, soprattutto Polonia (16,1% sul totale) e Romania (11%).
La tendenza è destinata a durare almeno finché la locomotiva tedesca continuerà a correre. Anche Ulrich Grillo, presidente dell'associazione industriali Bdi, ha ribadito ieri che solo nuovi ingressi di lavoratori, sopratutto qualificati, permetteranno di mantenere i livelli di crescita attuali senza subire le conseguenze del calo demografico.