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Il Marocco, tra miraggio e realtà

Viaggio attraverso città imperiali e moderne metropoli, mare, montagne e deserto

marocco-pic.gifIl Marocco, terra d’origine di tanti immigrati in Italia e meta turistica ambita da numerosi italiani. Un controsenso? No. Le condizioni di vita hanno spinto molti a emigrare attraversando il mare, ma sicuramente alle spalle si sono lasciati malvolentieri le tante cose belle che fanno parte di quel paese.

Il Marocco è mondo arabo, ma moderato ed europeizzato. È deserto, mare e montagna, danze tradizionali, cammelli e ‘uomini blu’, è un’immensa distesa di spazi aperti, ma anche mura di antiche città e ricchezze archeologiche.

Marrakech, Rabat, Fes e Meknes sono le città più gettonate, espressione di storia e arte. Attirano poi le zone costiere sull’Atlantico, Agadir a sud, Tanger a nord. Molto amate dai turisti sono le escursioni sui monti del Rif o dell’Atlante. E poi c’è l’imponente Sahara, che incuriosisce tutti senza eccezione.

Rabat
L’attuale capitale del paese offre un felice connubio tra le antichità di un ricco passato e un presente decisamente moderno. Le grandi piazze del centro e le vie dedicate a famosi sultani sono oggi colme del traffico e del via vai della gente. Dal complesso fortificato della Kasbah degli Oudaia lo sguardo cade sul mercato dei fiori e sulla medina affacciata sul mare. In lontananza si scorge l’antica città pirata di Salè, che custodisce il museo archeologico più importante del Marocco. casablancahassanii-pic.gif

Il monumento più famoso è la Tour Hassan, il minareto incompiuto della sontuosa moschea, la cui costruzione venne interrotta nel 1755 a causa di un terremoto. Accanto sorge il decoratissimo Mausoleo di Mohammed V, costruito in stile tradizionale marocchino. Non lontano dalla capitale, a circa 90 km di distanza, si trova Casablanca, la città resa famosa da Hollywood.

Casablanca
Inutile cercare le lontane immagini del mito cinematografico: Casablanca si è trasformata in un importante centro industriale. Con i suoi palazzi moderni, gli alberghi di lusso, le grandi arterie stradali è una delle città più vivaci ed “europee” del Maghreb. Il centro vecchio merita una visita. Qui si trova la Moschea di Hassan II è una delle più grandi del mondo. In Place Mohammed V si possono ammirare i più sontuosi esempi di architettura moresca del Marocco, mentre sul lungomare ci sono numerosi negozi e locali che la sera attirano tanta gente.

Fès, arricchita nei secoli dalle varie dinastie di sultani con moschee, giardini e palazzi, rappresenta un po’ il cuore del Marocco. È la più bella e la più antica delle città imperiali. È racchiusa da una magnifica cinta muraria. Il suo maestoso passato si respira nell’aria ancora oggi. A testimoniarlo prodotti-tipici-pic.gifsono numerosi monumenti, come: il palazzo di Dar el Makhzen, le moschee di El Azhar e di El Qaraouiyyin, il meraviglioso giardino “du Boujeloud”.

Ma Fes vanta soprattutto una medina fiabesca, una sorta di museo vivente, con i profumi e i suoni che caratterizzavano i quartieri medievali. A riportare indietro nella storia ci pensano le botteghe degli artigiani, i laboratori dei tintori di lane, i falegnami, gli incisori di rame. Qui si trova anche il souq dell’henné, un mercato specializzato nella vendita della tintura che le arabe usano per colorarsi i capelli e tatuarsi mani e piedi. Accanto alla città vecchia sorge Fès el-Jdid, interessante per l’antico quartiere ebraico e per gli spettacolari edifici.

Meknes è un’altra delle antiche città imperiali. Molti la associano prima di tutto alle sue mura, che hanno fatto da sfondo alle avventure di Indiana Jones. Ma Meknes non è solo questo. È nota per i suoi tappeti e per le numerose spezie che si trovano nei mercati. agadir-pic.gif

Marrakech
Uno dei più conosciuti e vivaci centri culturali del Marocco. Marrakech è famosa per i suoi mercati, i più ricchi e variopinti del paese. Uno dei centri più noti è la Place Djemaa el-Fna, la grande piazza della città vecchia, perennemente impregnata dei profumi emanati dai prodotti delle bancarelle. Qui si possono gustare le specialità alimentari tipiche, guarnite degli spettacoli di giocolieri, maghi, incantatori di serpenti, acrobati. Numerosi locali attirano con la loro atmosfera invitante: la cucina tradizionale, le danze del ventre. Nelle vicinanze si trova un edificio da vedere: la Koubba Ba’adiyn, con l’annessa moschea Koutoubia.

Da Marrakesh si prosegue verso la costa per Essaouira e fino ad Agadir, la moderna e prestigiosa località balneare, assalita dai turisti. Inevitabilmente il paese qui perde la sua identità, lasciando libero sfogo al moderno, all’occidentale, agli standard ricercati dal turismo di massa.

deserto-cammelli--pic.gifChi invece vuole mettere piede nel Sahara non avrà difficoltà a farsi dare indicazioni. Andando a sud-est di Meknes e Fes e percorrendo circa 500 km si giunge oltre la catena montuosa del Medio Atlante e fino a Erfoud, ai piedi del deserto. Si passa per Ifrane, una frequentata stazione sciistica ma, superate le montagne dell’Atlante, ci si trova nell’atrio del Sahara, dove – presso Erfoud – molti turisti vanno in land rover a vedere le prime dune.

Si può ancora proseguire, attraverso il deserto, i villaggi berberi, la pittoresca gola del fiume Todra. Tante sono le bellezze e le varietà del Marocco, da sembrare un miraggio. E bisogna saper fare la distinzione, perché qui ci sono anche i miraggi veri!

Ecco i voli per il Marocco

a.i.

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