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Polonia, perla dell’Europa centrale

Viaggio attraverso un paese di castelli, montagne e deserti, in cui spicca la solarità degli abitanti

danzica-big.gifNon bisogna andare fino in capo al mondo per trovare emozioni di straordinaria intensità. Da Roma ci vogliono poco più di due ore di volo per raggiungere la Polonia. Un paese affascinante non solo per le bellezze naturali mozzafiato e gli incantevoli castelli, ma soprattutto per l’anima polacca, quel carattere – coraggioso, ottimista, profondo e ospitale – che contraddistingue questo popolo.

Varsavia
Nei secoli, la capitale polacca è stata oppressa da zaristi, nazisti e sovietici. Durante la seconda guerra mondiale è stata letteralmente rasa al suolo. Ma presto è risorta dalle ceneri e oggi è più bella che mai. È un città testarda. Ogni mattone racconta la lotta per sopravvivere: il popolo polacco si autotassò per ricostruire Castello Reale. Per ricostruire il centro storico fu ispirata dalle 22 vedute di Varsavia dipinte da Bellotto nel ‘700.

Percorrendo le strade, costellate da eleganti palazzetti dalle tinte pastello mischiati a grattaceli ultramoderni, si scopre l’aria effervescente di questa città con i suoi ristoranti tipici, accoglientivarsavia-big.gif caffetterie e i locali hi-tech, che non hanno nulla da invidiare ai pub londinesi o parigini più “in”. Gli ipermercati, i bussinessman e il traffico imprimono alla città un ritmo frenetico.

I monumenti di Varsavia assolutamente da non perdere sono: la pittoresca Piazza del Mercato frequentata dagli artisti; il Castello Reale, la Cattedrale gotica di S. Giovanni; la Chiesa di Santa Croce che custodisce l’urna con il cuore di Fryderyk Chopin; il Palazzo della Cultura e della Scienza; il monumento del Milite Ignoto (dove avviene lo spettacolare cambio della guardia) e quello dedicato al famoso astronomo polacco Nicolò Copernico.

Seguendo la Vistola, il fiume che attraversa Varsavia, si giunge al principesco Castello Ujazdowski e al palazzo e al parco Lazienki, dimora settecentesca dell’ultimo re della Polonia. Più avanti, a Wilanów, c’è la residenza ora presidenziale, in passato reale. Allontanandosi un po’, a 54 chilometri da Varsavia, si trova Zelazowa Wola, la villa in cui nacque Fryderyk Chopin.

cracovia-wawel-big.gifCracovia
La vecchia capitale della Polonia è colta, raffinata, vivace. Oggi con il suo patrimonio artistico praticamente intatto, con lo sfarzo dei palazzi, le 48 chiese cattoliche e le diverse sinagoghe, si impone come un gioiello raro della tradizione europea. Generalmente Cracovia precede Varsavia nel cuore dei turisti, incantati di fronte al suo fascino. Come anche davanti a quello di Cecilia Galerani, la dama con l’ermellino ritratta da Leonardo, che risiede in questa città.

Il centro storico è considerato da Unesco uno dei più preziosi complessi architettonici del mondo. Tra i tantissimi monumenti spiccano: la Piazza Grande del Mercato sovrastata dal palazzo rinascimentale Sukiennice e dalla Chiesa gotica di Santa Maria; il Collegium Maius – sede dell’Università Jagellonica, una delle più antiche d’Europa, fondata nel 1364; il Castello reale sul Wawel; il Duomo, luogo di incoronazione dei re polacchi; il quartiere di Kazimierz, con le magnifiche sinagoghe rinascimentali.

Wadowice
A pochi chilometri da Cracovia si trova la città natale di Giovanni Paolo II, il “Papa polacco”. Viene visitata annualmente da migliaia di turisti che non si lasciano sfuggire la pasticceria dove vengono prodotte le celebri “kremowki”, dolci che il Pontefice amava particolarmente.
A una decina di chilometri da Cracovia c’è il giacimento di sale di Wieliczka. Per raggiungere i suoi 210 metri di profondità ci vogliono due ore di marcia, ma vale assolutamente la pena, perché si tratta di due ore di emozioni, meraviglie e sorprese garantite.

Auschwitz
Auschwitz Birkenau sono i campi di concentramento e di sterminio costruiti durante l’occupazione tedesco-nazista nei pressi della cittadina polacca di Oświęcim, a circa 60 chilometri da Cracovia. Fu il più grande centro di sterminio dove hanno perso la vita milioni di persone. Quel che resta di quel luogo è patrimonio dell’umanità.

Danzica danzica-1big.gif
Danzica è semplicemente splendida, una perla affacciata sul Baltico. Durante la seconda guerra mondiale è stata distrutta ma, visto il valore artistico che aveva, fu oggetto di un’imponente opera di ricostruzione e restauro. Oggi è una città splendida, simile a quella originaria, ma ancora più imponente. Danzica è la culla di Solidarnosc, primo sindacato non comunista in un Paese dell’Est, guidato da Lech Walesa. Proprio qui si trovavano “i cantieri navali arrabbiati”, tutt’oggi sito di interesse storico.

Castello dei cavalieri teutoni
Situato a Malbork, nel voivodato di Danzica, questo castello è malbork-big.gifuno dei più begli esempi di architettura gotica difensiva d’Europa. È il più grande nel mondo tra quelli costruiti in mattoni.

Zakopane
Zakopane è un piccolo villaggio ai piedi dei monti Tatra. Chiamata anche la città degli artisti, da sempre attira persone creative in cerca di un ambiente adatto per vivere e lavorare. Qui, durante le feste religiose gli abitanti indossano i costumi tradizionali. La città conta 30mila abitanti, ai quali si aggiungono 2 milioni di visitatori ogni anno, soprattutto appassionati di sci.

La natura
Dopo i rigidi inverni la natura torna a risplendere in tutta la sua ricchezza: un mare di verde dilaga nelle valli dei Monti Tatra – che fungono da palestra per chi sogna l’Everest – per arrestarsi solo a pochi metri dalla riva del Mar Baltico. I deserti di dune fanno da cornice al mare, i boschi sembrano vere e proprie giungle con alberi di età e misure incredibili. Ci sono 22 parchi nazionali, una ricchezza unica nel suo genere, tanto che sei di loro sono considerati da Unesco “riserve della biosfera”.

I magnifici sei parchibisonte-big.gif
Il Parco Bialowieski si trova al confine con la Bielorussia. È abitato dal “zubr”, il bisonte europeo, più grande e più raro del suo omologo americano. Zubr è un cittadino esemplare: pascola liberamente, ma ogni esemplare ha il suo nome proprio ed è iscritto all’anagrafe. Il Parco Slowinski, chiamato anche “Parco delle Dune” o “Sahara polacco” si estende a nord, a ridosso del porto di Leba. È famoso per i suoi spettacolari monti di sabbia: le dune.

Quello di Tatrzanski è il parco dei Monti Tatra, una sorta di Alpi in miniatura come vengono spesso chiamati. I Parchi Bieszczadzki e Bialogorski proteggono i Monti Beschidi. Mentre il Parco Karkonoski tutela la parte dei Sudati. È famoso per la sua flora spettacolare: custodisce oltre 400 specie di muschi, altrettanti licheni e 80 tipi di funghi.

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D. W.

*Foto MSZ

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