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Immigrazione, scontro tra Lega e Vaticano

Il presidente del Pontificio consiglio per i Migranti: "Calderoli è offensivo" ROMA, 26 agosto 2009 – E’ scontro aperto tra Lega e Vaticano sulle stragi di immigrati, esploso ieri – dopo settimane di polemiche crescenti – con il botta e risposta tra mons. Antonio Maria Veglio’, presidente del Pontificio consiglio per i Migranti, e il ministro leghista Roberto Calderoli.

L’ alto esponente della gerarchia ecclesiastica ha bollato come ”inaccettabili e offensive” le parole usate da Calderoli dei giorni scorsi nei suoi confronti, puntualizzando – a scanso di equivoci – di parlare ”a nome della Santa Sede”. Pronta la contro replica dell’esponente del Carroccio: Veglio’ ”non si deve sentire accusato” ma piuttosto ”riflettere sul fatto che la sua uscita da’ l’impressione di un conflitto interno alla Chiesa”.

Al di la’ dell’episodio, comunque, le tensioni tra Lega e Oltretevere hanno raggiunto ormai livelli di guardia, tanto da far scattare l’attenzione, si ragiona in ambienti della maggioranza, anche a Palazzo Chigi. In agenda non c’e’ ancora un incontro tra Silvio Berlusconi e il pontefice (sara’ il sottosegretario Gianni Letta a rappresentare il governo in occasione della visita di Benedetto XVI a Viterbo il prossimo 6 settembre). Fonti di governo hanno comunque confermato che il premier partecipera’ venerdi’ prossimo, 28 agosto, alla festa della Perdonanza all’Aquila, dove vedra’, accompagnato da Letta – anche a cena – il cardinale Tarcisio Bertone, ‘ministro degli Esteri’ del papa, insieme ai vertici ecclesiastici abruzzesi.

Berlusconi, con Bertone, cerchera’ probabilmente, di fare il punto sulla posizione del Carroccio sull’immigrazione, che da tormentone estivo rischia di trasformarsi in un serio grattacapo per tutto il governo. Oltretevere non hanno mai fatto mistero delle molte perplessita’ sulla politica dei respingimenti adottata dall’esecutivo su forte impulso della Lega.

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