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Roma. A dicembre la mostra sulla cultura Arbereshe

Per i 150 anni dell’Unità d’Italia, una mostra che ricorda l’importanza degli Italo-Albanesi  nella storia italiana

Roma -7 settembre 2010- Dopo il successo in Puglia e nella provincia di Taranto, la Mostra dedicata al rapporto tra Cultura degli Italo-Albanesi e Unita’ d’Italia, arriverà in Dicembre a Roma, nella sede del Sindacato Libero Scrittori Italiani. 

Un tracciato che va da Scanderbeg a Francesco Crispi e interessa la storia dell’Italia pre unitaria e post unitaria in una dimensione in cui le culture "altre" costituiscono una chiave di lettura per comprendere lingue e tradizioni, elementi antropologici e aspetti letterari.

La chiave di lettura, spiega Pierfranco Bruni, curatore scientifico della mostra (contattato da Stranieriinitali.it) è quella di approfondire il ruolo degli statisti Italo-Albanesi che hanno contribuito alla politica che ha portato all’Unità d’Italia come Crispi.
 
Infatti come spiega Bruni "L’appuntamento di Dicembre a Roma, punta la sua attenzione sull’importanza dell’apporto, non solo umano, degli Arbereshe nel processo di unificazione dell’Italia ma anche l’importante funzione istituzionale che hanno avuto, ricordato attraverso  le tappe storiche che vanno da Crispi fino ai più recenti Cassini e Mortali che hanno contribuito alla crescita politica dell’Italia."

La mostra, sottolinea ancora Pierfranco Bruni “E’ un percorso costituito da pannelli che raccontano in cinque aspetti le caratteristiche della tradizione Arbereshe (italo-albanesi): storia, la letteratura, l’arte, la musica e la tradizione. Infatti la mostra delinea, in un racconto pannellare, un itinerario attraverso i codici della storia e quelli della tradizione in un articolato disegno che attraversa la civiltà di un popolo durante gli anni che hanno caratterizzato l’Unita’ d’Italia.”

La Mostra rientra in un Progetto che riguarda la valorizzazione del patrimonio storico, artistico, letterario delle Minoranze etnico, promosso dal Ministero per i beni e le attività culturali. Il Progetto, avviato quattro anni fa, ha riscosso successo e partecipazione non solo tra le comunità albanesi locali ma ha suscitato l’attenzione internazione portando la mostra da Cosenza, a Roma fino a Strasburgo, per sottolineare l’importanza del patrimonio culturale di comunità che hanno una ricchezza non solo sul piano linguistico ma anche storico.


Marco Iorio
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