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“Torna nel tuo Paese”, poi le botte. Aggressione a Roma

Un giovane picchia in metropolitana un professore e mediatore culturale di origine indiana. Dovrà essere operato. Condanna di Alemanno

Roma – 13 aprile 2012 – ”Mi ero appena seduto, c’erano due posti vuoti. E questo ragazzo ha cominciato a riempirmi di parolacce e a dirmi di spostarmi, di tornare al mio paese. Io non ho risposto nulla e lui ha cominciato a picchiarmi. Poi quella testata che mi ha fatto quasi svenire”.

È il racconto di Nazir Rafiq Ahmad, un cinquantenne indiano aggredito ieri a Roma in un vagone della metropolitana da un italiano di diciannove anni. Il ragazzo è stato fermato e denunciato per lesioni personali, la sua vittima è ricoverata all’ospedale San Giovanni con il naso rotto, contusioni ed escoriazioni e martedì prossimo dovrà sottoporsi a un intervento chirurgico maxillo-facciale.

Ahmad, che insegna inglese da undici anni nella Capitale, ha provato a scendere dal vagone, ma il suo aggressore l’ha inseguito continuando a picchiarlo. Solo l’intervento di altri passeggeri e di un poliziotto in borghese ha bloccato la sua furia. “Perche lo ha fatto? Io non lo conoscevo nemmeno” chiede il professore, che è anche mediatore culturale e collaboratore del collaboratore del Centro Interconfessionale per la Pace.

Il sindaco Gianni Alemanno ha espresso solidarietà ad Ahmad “per la vile aggressione subita”. “Condanno fermamente – ha aggiunto – l’intolleranza dimostrata dal ragazzo che lo ha colpito. Roma è una grande città che ogni giorno di più afferma la sua natura cosmopolita e che promuove il rispetto delle diversità e dell’identità delle persone” .

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