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Islam. Arcivescovo di Canterbury: “Il velo? Libera scelta per affermare le proprie tradizioni”

Il primate della chiesa anglicana: “Appartenenti a culture diverse hanno il diritto di svolgere il proprio ruolo nella società multirazziale. No a falsi pregiudizi”

Roma – 13 aprile 2012 – Per Rowan Williams, arcivescovo di Canterbury e primate della Chiesa Anglicana, l’hijab, il tradizionale velo che molte donne musulmane usano per coprire i capelli, puo’ essere indossato per una libera scelta e può anche divenire per loro un utile simbolo di affermazione di una specifica tradizione quando esse si trovano a vivere nell’ambito delle nuove comunita’ che, ovviamente, hanno tradizioni culturali molto diverse.

A riportare il pensiero del presule anglicano – espresse in occasione della giornata conclusiva dell”Oxford Literary Festival’ – e’ l’Osservatore Romano. Durante il suo discorso, incentrato sulle possibilita’ di migliorare la collaborazione e la coesistenza della popolazione autoctona inglese con i gruppi di immigrati nel Regno Unito – si legge – l’arcivescovo di Canterbury ha affermato che anche gli appartenenti a diverse culture e fedi hanno diritto a svolgere il proprio ruolo nell’ambito della rinnovata societa’ multirazziale della Gran Bretagna.

Williams ha parlato anche del niqab, altro tradizionale capo d’abbigliamento del mondo islamico che lascia scoperti solo gli occhi e che quindi pone problemi di identificazioni. Riguardo all’ipotesi di vietarlo, l’arcivescovo di Canterbury ha detto che “quando sara’ necessario prendere una decisione sulla materia, nessuno di quelli che dovranno decidere possa essere influenzato da alcuni stereotipi che sono frutto di falsi pregiudizi”.

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