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Regolarizzazione. Dall’Inps nuove istruzioni sui contributi

Chiarimenti sulle dichiarazioni Uniemens e DMAG da parte delle aziende. La  verifica della regolarità contributiva (DURC) riguarderà solo il lavoratore da regolarizzare

Roma – 1 ottobre 2012 – Mentre la regolarizzazione procede lenta (40 mila domande in due settimane), si muove l’Inps, spiegando meglio come le aziende devono versare i contributi previdenziali per i lavoratori che fanno emergere.

Una circolare diffusa venerdì scorso dà diverse indicazioni sulla presentazione e la compilazione delle denunce Uniemens da parte delle aziende non agricole. Tra le  altre cose, dice che al lavoratore deve essere attribuito un codice fiscale determinato in base ai suoi dati anagrafici, che verrà eventualmente modificato dopo la regolarizzazione, quando l’Agenzia delle Entrate attribuirà quello ufficiale.

Altre istruzioni riguardano le aziende agricole, che dovranno inviare per i lavoratori da regolarizzare la dichiarazione trimestrale DMAG. Le ricevute della dichiarazione dovranno essere stampate e quindi presentate allo Sportello Unico per l’Immigrazione quando si verrà convocati per la regolarizzazione.

Tra le varie precisazioni dell’Inps, è particolarmente importante quella sulla verifica della regolarità contributiva dell’azienda. L’istituto spiega che  questa “consisterà in una verifica limitata alla regolarità degli adempimenti previdenziali ed assistenziali previsti per i soli lavoratori destinatari del procedimento di emersione”.

Si tratta di una marcia indietro. In una circolare del 14 settembre, infatti, l’Inps aveva detto che la regolarità contributiva (attestata attraverso il DURC) doveva riguardare tutti i lavoratori presenti nell’azienda, non solo quelli coinvolti nella regolarizzazione.

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Inps. Circolare 118/2012. Oggetto: Art. 5, decreto legislativo 16 luglio 2012, n. 109. Disposizione transitoria per l’emersione di lavoratori extracomunitari.

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