Roma, 29 luglio 2016 – Un portale web realizzato in tre lingue: inglese, francese e arabo. Radio e tv locali, materiale video e audio con protagonisti gli stessi migranti. Questo l’asse portante della campagna informativa “Aware Migrants” predisposto dal ministero dell’Interno, Dipartimento liberta’ civili e migrazione, e l’Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim), presentato alla sede della stampa estera a Roma alla presenza del ministro dell’Interno, Angelino Alfano.
Una campagna, e’ stato spiegato, che si propone di mettere il migrante in condizione di prendere una decisione libera e informata sul viaggio migratorio ma che spesso e’ condizionata “sulla base di false aspettative”, ha spiegato il capo del Dipartimento per l’immigrazione del Viminale, prefetto Mario Morcone. Dagli studi condotti dallo stesso Viminale emerge, infatti, che molti migranti lasciano le loro case senza avere un vero e proprio progetto migratorio o un’idea precisa sulla situazione socio-economica e politica del paese di destinazione “ma, soprattutto – ha aggiunto Morcone – sono in molti ad intraprendere il viaggio senza conoscere i rischi che potrebbero incontrare lungo la rotta migratoria e nei paesi di transito”.
E’ stato lo stesso ministro Alfano a spiegare come “di fronte a un fenomeno epocale come quello dell’immigrazione occorre muoversi usando tante leve. Oggi ne attiviamo una nuova, proviamo a comunicare al migrante che si mette in viaggio per inseguire un sogno quali sono i rischi che puo’ incontrare e come questo sogno, in mano ai trafficanti di uomini, puo’ tramutarsi spesso in un incubo”.
E’ stato il rappresentante dell’Oim, Federico Soda a ricordare come nel 2014 piu’ di 3.200 migranti sono morti in mare nel corso delle traversate nel Mediterraneo. Nel 2015 il bilancio delle vittime e’ salito ad oltre 3.700, mentre nel corso di quest’anno sono gia’ quasi 3.000, ha detto, le persone che hanno perso la vita nel tentativo di raggiungere le coste dell’Europa. Numeri questi che gia’ da soli servono a descrivere un dramma. “Ma basta sentire le testimonianze di molti migranti – ha spiegato Soda – per capire il dramma di moltissimi di loro e soprattutto di donne e bambini, le prime abusate dai trafficanti o nel corso della loro traversata ed i secondi maltrattati e fatti oggetto di violenza o traumatizzati dal dover assistere a scene terribili su familiari o altri compagni di viaggio”. Da qui l’idea del progetto che si snoda attraverso 80 videotestimonianze in cui i migranti stessi raccontano in modo realistico la loro esperienza migratoria dando consigli precisi a chi deve ancora intraprendere il viaggio. Videotestimonianze brevi e registrate nella lingua d’origine o in inglese o francese.
La campagna potra’ contare anche su 80 audiotestimonianze, news, con una selezione di notizie della stampa estera dei paesi di origine e di destinazione, di schede informative per ogni singolo paese, affiancate da informazioni sulle direttive della Comunita’ europea in tema di visti e accessi legali. Tutte informazioni che, si propone la campagna, contribuiranno a fornire corrette informazioni all’opinione pubblica dei paesi di origine (per ora con 15 paesi di origine dei migranti coinvolti nel progetto) sulle drammatiche esperienze affrontate dalle migliaia di persone che ormai stabilmente forniscono il flusso delle rotte migratorie verso l’Europa.