ROMA, 8 FEB – E’ reato favorire anche il solo transito attraverso i confini italiani di immigrati, senza permesso di soggiorno, diretti verso altre destinazioni. Lo sottolinea la Cassazione (sentenza 6398, Prima sezione penale) rimarcando l’esigenza di evitare che l’Italia sia considerata il ”ventre molle dell’immigrazione clandestina” e di tutelare, con la linea dura alle nostre frontiere, anche ”gli altri stati dell’Unione Europea”. Occasione per esprimere questo punto di vista invitando i giudici di merito a non essere indulgenti con chi favorisce il traffico dei clandestini, è il caso di due ucraini accusati di aver fatto entrare illegalmente in Austria, attraverso l’Italia, altri tre connazionali. Gli imputati si sono difesi sostenendo che i tre loro ‘amici’ stavano rientrando in Ucraina via Italia, Austria, Ungheria e Romania, in linea col principio secondo cui il transito momentaneo e provvisorio non costituisce reato mentre lo e’ la permanenza senza permesso. Il Tribunale di Tolmezzo aveva assolto gli imputati condividendo la tesi difensiva. Ma il Pg di Trieste ha fatto ricorso alla Suprema Corte – contro le assoluzioni – perche’ ”non si potevano conoscere le reali intenzioni degli ucraini”. La Prima sezione gli ha dato ragione e ora ci sar… un nuovo processo per in quanto – spiegano i giudici di Piazza Cavour – viola le norme sull’immigrazione chi ”procura l’ingresso illecito dello straniero dall’Italia nel territorio di uno stato confinante, del quale egli non sia cittadino o non abbia titolo di residenza permanente, a nulla rilevando ne’ la durata di tale ingresso, ne’ la destinazione finale del trasferimento”.(ANSA).
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CASSAZIONE: IMMIGRAZIONE, ITALIA NON SIA VENTRE MOLLE PER UE
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