Roma, 13 settembre 2022 – “Un migrante va accolto, accompagnato, sostenuto e integrato, e un modo di integrarlo è il lavoro. Ma se è semplicemente usato, senza diritti, è un’ingiustizia grande, fa male al proprio Paese”.
Così il Papa, che nel discorso rivolto ai partecipanti all’Assemblea pubblica di Confindustria, in Aula Paolo VI, ha affrontato anche il tema dei migranti.
“L’Italia ha una forte vocazione comunitaria e territoriale – ha sottolineato il Pontefice. Il lavoro è stato sempre considerato all’interno di un patto sociale più ampio, dove l’impresa è parte integrante della comunità. Il territorio vive dell’impresa e l’impresa trae linfa dalle risorse di prossimità, contribuendo in modo sostanziale al benessere dei luoghi in cui è collocata”.
Il Papa ha quindi sottolineato “il ruolo positivo che giocano le aziende sulla realtà dell’immigrazione, favorendo l’integrazione costruttiva e valorizzando capacità indispensabili per la sopravvivenza dell’impresa nell’attuale contesto”. Nello stesso tempo, però, “occorre ribadire con forza il ‘no’ ad ogni forma di sfruttamento delle persone e di negligenza nella loro sicurezza”.