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Veneto, tornano a crescere gli ingressi per lavoro: quanto influiscono gli immigrati sull’economia

Roma, 13 dicembre 2022 – Dopo tutti gli appelli presentati dalle associazioni di categoria per la carenza di manodopera, in Veneto tornano a crescere gli ingressi dei lavoratori stranieri. In particolare, il più alto numero lo segnala San Bonifacio, dove un residente ogni cinque è immigrato. A dimostrarlo è il rapporto annuale sull’economia dell’immigrazione della Fondazione Moressa, pubblicato con il contributo Cgia di Mestre.

lavoratori stranieri

In Veneto tornano a crescere i lavoratori stranieri

Se si analizzano i comuni, senza ombra di subbio quello con più stranieri, lavoratori e non, è Venezia (41mila). Segue poi Verona con 39.600 e Padova con 34.300. San Bonifacio, invece, si guadagna il primato per l’incidenza sulla popolazione residente (19,1%). Si posiziona sopra il 17% anche Nogara, seguita poi dall’Isola della Scala (15,6%), Verona capoluogo, Albaredo d’Adige e Oppeano (15,4%), Mozzecane (15,2%), Monteforte d’Alpone (15,1%) e Caldiero (14,8%). Tra i primi venti comuni veneti per incidenza di immigrati sulla popolazione totale, quindi, nove sono veronesi.

Più in generale, in tutta la provincia gli immigrati sono 117.700, il 12,5% della popolazione. In Veneto, invece, gli stranieri sono 507.601 e rappresentano il 10,5% della popolazione regionale. Rispetto al 2021 il valore rimane pressoché stabile (-0,4%). Sicuramente, la necessità di manodopera ha portato ad aumentare le quote dei lavoratori stranieri nel 2021. E proprio per questo motivo sono cresciuti anche i nuovi ingressi in Regione, passando dai 10 mila del 2020 ai 23 mila del 2021. Nella maggior parte dei casi, questo è stato possibile grazie al ricongiungimento familiare (59% dei nuovi ingressi). Mentre i permessi di soggiorno rilasciati per lavoro, sono pari al 25% del totale e passano da poco più di mille ingressi del 2020 ad oltre 5 mila nuovi ingressi.

Le principali nazionalità di provenienza dei lavoratori stranieri sono Marocco, Stati Uniti e Cina. E l’analisi della serie storica dei nuovi ingressi regionali evidenzia come in 15 anni solo il 7% degli ingressi è stato effettuato per asilo. La maggior parte degli ingressi è dovuta ai ricongiungimenti familiari (46%) ed al lavoro (40%).

Si può dire, quindi, che l’apporto dei lavoratori stranieri in Veneto sia piuttosto significativo. Quasi il 12% del Pil prodotto in Regione, infatti, è riconducibile agli immigrati. Si tratta di circa 17,2 miliardi di euro di Valore Aggiunto prodotto. Inoltre, i contribuenti nati all’estero rappresentano il 12,5% dei contribuenti totali regionali ed hanno versato 998 milioni di Irpef. Infine, nel 2021 le rimesse degli immigrati in Veneto all’estero sono state pari a 636 milioni ed il dato è in crescita rispetto al 2020 (12,2%).

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