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La Corte d’Appello di Londra dichiara illegale il piano Ruanda del governo britannico per la gestione dell’immigrazione irregolare

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Roma, 29 giugno 2023 – La Corte d’Appello di Londra ha emesso una sentenza storica dichiarando illegale il contestato piano Ruanda del governo britannico, progettato come parte di una rigorosa politica di contrasto all’immigrazione irregolare. Questo verdetto ribalta il precedente giudizio dell’Alta Corte e rappresenta un duro colpo per l’esecutivo guidato da Rishi Sunak.

Il piano Ruanda, che prevedeva il trasferimento di quote di richiedenti asilo in Africa come misura dissuasiva, è stato ampiamente criticato da organizzazioni umanitarie e attivisti per i diritti umani che lo hanno definito come una violazione dei principi fondamentali dei diritti umani e del diritto internazionale. La Corte d’Appello ha ritenuto che il piano violi la Convenzione europea dei diritti dell’uomo, in particolare l’articolo 3 che proibisce trattamenti inumani o degradanti.

Il verdetto rappresenta una vittoria per i difensori dei diritti umani e sottolinea l’importanza di rispettare gli obblighi internazionali nel trattamento dei richiedenti asilo. Le organizzazioni umanitarie hanno accolto con favore questa decisione, sperando che segni un cambiamento di rotta nella politica migratoria britannica e porti a un approccio più umanitario e rispettoso dei diritti.

L’esecutivo britannico si è impegnato in una rigorosa stretta sull’immigrazione irregolare, cercando di fermare gli sbarchi di migranti sulle coste inglesi. A tal fine, aveva presentato il disegno di legge conosciuto come Illegal Migration Bill, che mirava a rafforzare le misure di controllo delle frontiere e a limitare l’accesso al Regno Unito per i richiedenti asilo.

Tuttavia, il verdetto della Corte d’Appello mette in crisi il governo britannico e solleva interrogativi sulla validità delle politiche draconiane proposte dal disegno di legge. L’Illegal Migration Bill potrebbe subire significative modifiche o addirittura essere rimesso in discussione alla luce di questa sentenza.

È importante sottolineare che la questione dell’immigrazione irregolare e del trattamento dei richiedenti asilo è complessa e solleva diverse opinioni. Mentre alcuni sostengono politiche più restrittive per proteggere le frontiere e affrontare le sfide dell’immigrazione, altri chiedono un approccio più umanitario che tenga conto dei diritti umani fondamentali e della dignità delle persone in fuga da situazioni di conflitto e persecuzione.

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