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Decreto Flussi: cos’è l’autocertificazione di indisponibilità di lavoratori e per quali lavoratori è richiesta? L’esperto risponde

Roma, 20 novembre 2023 – Anche per le domande presentate nella procedura flussi 2023, con riferimento ai soli ingressi per lavoro subordinato NON stagionale, a tempo determinato e indeterminato, è previsto l’obbligo, in capo al datore di lavoro di dimostrare l’indisponibilità di lavoratori che possano svolgere quelle mansioni sul territorio nazionale.

Come dimostrare tale indisponibilità?

Il datore di lavoro dovrà presentare al competente Centro per l’Impiego un’apposita richiesta di personale, scaricabile anche a questo link, al fine di verificare che non vi siano, appunto, altri lavoratori in Italia per quella specifica occupazione.

La presentazione della richiesta dovrà poi essere dimostrata, allegando alla domanda di nulla osta apposita autodichiarazione, reperibile al link https://www.interno.gov.it/sites/default/files/2023-10/all4mo_1.pdf

La procedura inoltre non rimane “bloccata” in caso di mancata risposta o ritardo del Centro per l’Impiego: infatti la Circolare congiunta del 27 ottobre 2023 precisa che l’attività di verifica del Centro per l’impiego si intenderà eseguita nei seguenti casi:

  • Anche in caso di mancata risposta dello stesso Centro per l’Impiego entro 15 giorni dalla domanda;
  • Se il datore di lavoro ritiene inidoneo il lavoratore inviato dal Centro per Impiego;
  • mancata presentazione di eventuali lavoratori segnalati dal Centro per l’Impiego, entro 20 giorni dalla richiesta.

Quindi il datore di lavoro in questi casi potrà inviare comunque la domanda di nullaosta allegando l’autocertificazione in oggetto.

La verifica di indisponibilità di altri lavoratori non è comunque per i lavoratori stagionali e nemmeno per coloro che hanno frequentato percorsi di formazione all’estero.

Articolo realizzato per Stranieri in Italia da: Federica Merlo, avvocato

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