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Ecuador in stato di guerra: La crisi generata da ‘Fito’ e i los choneros. Cosa sta succedendo?

L’Ecuador è attualmente sull’orlo di una guerra interna, travolto da una serie di attacchi orchestrati da gruppi armati legati alla criminalità organizzata. La giornata di terrore ha visto saccheggi, rapine e sparatorie in diverse città, con almeno 10 morti e un’irruzione in uno studio televisivo a Guayaquil. Il presidente Daniel Noboa ha dichiarato che il paese è in uno “stato di guerra” e ha ordinato alle Forze Armate di considerare i gruppi paramilitari e le gang legate ai narcotrafficanti come “obiettivo militare”.

La figura di ‘Fito’
Al centro di questa crisi si trova Adolfo Macias, conosciuto come ‘Fito’, leader della banda criminale Los Choneros. La sua evasione dal carcere, dove era detenuto per reati come possesso di armi, traffico di droga, criminalità organizzata e omicidio, ha scatenato una serie di violenze senza precedenti. Fito, figura dal passato umile di tassista, ha esercitato un controllo significativo sulla prigione regionale di Guayaquil, diventando il leader di una banda composta da circa 8.000 persone.

L’ascesa di Fito
La sua ascesa al vertice della gang è stata segnata dalla morte dei suoi predecessori, Jorge Luis Zambrano e Junior Roldan, e dalla frammentazione del gruppo. Los Choneros hanno perso potere a favore di un’alleanza guidata da Los Lobos. Le lotte intestine all’interno del gruppo e con sottogruppi come Tiguerones e Chone Killers hanno contribuito al caos e alla violenza che attualmente affliggono l’Ecuador.

Legami con il narcotraffico
Los Choneros, un tempo dediti alla criminalità tradizionale in alto mare, hanno sviluppato legami con i narcotrafficanti colombiani e messicani. Attualmente, sono collegati con i cartelli di Sinaloa, il Gulf Clan (il più grande esportatore di cocaina al mondo) e organizzazioni balcaniche, secondo l’Osservatorio ecuadoriano sulla criminalità organizzata.

La risposta del governo
Il presidente Noboa ha dichiarato lo stato di emergenza e il coprifuoco in seguito all’evasione di Fito e agli sconvolgimenti nelle carceri. Ha ordinato alle Forze Armate di considerare ogni gruppo terroristico come obiettivo militare. Nonostante l’ondata di violenza, Noboa non è apparso in pubblico dal lunedì sera, ma ha ordinato misure straordinarie di sicurezza per gli alti funzionari del governo.

Risposta internazionale
La comunità internazionale ha reagito con preoccupazione. Gli Stati Uniti hanno offerto assistenza, mentre la Cina ha sospeso i servizi al pubblico presso l’ambasciata e i consolati in Ecuador. Diversi governi americani, organizzazioni internazionali e ONG hanno condannato l’ondata di violenza, con alcuni offrendo supporto militare alle autorità di Quito.

L’Ecuador si trova in uno stato di guerra interno, con la figura di ‘Fito’ e la banda Los Choneros al centro della crisi. La situazione è estremamente grave, con il governo impegnato a contrastare le violenze e la comunità internazionale che segue da vicino gli sviluppi. La lotta contro il narcotraffico e la criminalità organizzata rappresentano sfide cruciali per la stabilità del paese.

Cristina Zambrano León

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