Roma, 18 novembre 2024 – Durante la presentazione del libro La cospirazione del bene presso la Fondazione Feltrinelli, il cantante Ghali ha lanciato un accorato appello affinché nelle scuole italiane si affronti con maggiore consapevolezza e profondità il tema delle migrazioni e di ciò che accade ai migranti nel Mediterraneo. L’evento, che si è svolto domenica 17 novembre, ha visto la partecipazione del rapper al fianco degli autori del libro, Luca Casarini, capo missione di Mediterranea Saving Humans, e Gianfranco Bettin.
Migranti, Ghali: “A scuola dovrebbero parlarne di più”
La cospirazione del bene, scritto da Casarini e Bettin, racconta storie di solidarietà e resistenza, mettendo al centro la tragedia umana e politica delle migrazioni nel Mediterraneo. E durante l’evento, è emersa una convergenza tra l’impegno di Ghali e quello degli autori nel sensibilizzare il pubblico su una questione che tocca le coscienze e il futuro di tutti. “Mi piacerebbe che a scuola si parlasse di più di migranti, di quello che succede nel Mediterraneo. Vorrei che professori e alunni chiedessero più approfondimenti sull’argomento”, ha infatti dichiarato Ghali, evidenziando l’importanza di sensibilizzare le nuove generazioni su un tema cruciale e spesso trascurato.
Il cantante, noto per il suo impegno sociale, ha condiviso ricordi personali legati alla migrazione: “Fin da piccolo ho sempre sentito storie di papà, parenti, amici che attraversavano il Mediterraneo per arrivare qui. È sempre stata una storia ricorrente, conosco perfino le canzoni che vengono cantate dai migranti durante la tratta”. Ghali, inoltre, ha anche rivelato che, già nei suoi primi testi musicali, cercava di esplorare queste storie per dare loro voce e avviare un dialogo, spesso ignorato sia dai suoi coetanei che dagli insegnanti. Infine l’artista, che in passato ha finanziato l’acquisto di una nave per il soccorso dei migranti in mare, ha sottolineato l’urgenza di includere queste tematiche nei programmi scolastici, proponendo di coinvolgere figure come Casarini direttamente nelle aule: “Magari invitando nelle scuole i diretti interessati come voi”, ha concluso.
Il messaggio del rapper si rivolge a una società che spesso fatica a confrontarsi con il dramma delle migrazioni, ma che, grazie a iniziative come questa, può iniziare a guardare oltre l’indifferenza e a costruire una maggiore consapevolezza collettiva.
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