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Fini: “Bisogna correggere la Bossi-Fini”

Il presidente della Camera: “Assurdo chiedere a chi ha un lavoro di tornare nel suo Paese di origine e poi rientrare in Italia” Roma  – 15 aprile 2009 –  La legge  Bossi-Fini sugli immigrati "continua ad essere valida nel suo impianto generale. Alla luce delle esperienze, e quindi di alcune questioni  relative all’applicazione della legge, credo che alcuni correttivi si  rendano necessari".

Ne è convinto il presidente della Camera,  Gianfranco Fini, intervenuto a Mazara del Vallo alla presentazione di un libro del parlamentare del Pdl Nicola Cristaldi.

"In particolar modo – ha detto Fini- penso al fatto che in  molte circostanze sia assurdo chiedere all’immigrato che per rinnovare il permesso di soggiorno ha già la garanzia del posto di lavoro di  tornare nel suo Paese di origine e poi rientrare in Italia". Un passaggio, quest’ultimo, che sembra riferito a chi si regolarizza con i flussi d’ingresso e deve andare in patria prendere il visto.

"Mazara del  Vallo è una città che può rappresentare un piccolo buon modello per l’integrazione degli immigrati, mentre in Italia si discute di come  garantire legalità e integrazione" ha aggiunto il presidente della  Camera.  "Questa è una  città con un’alta percentuale di immigrati in cui l’integrazione si  e’ costruita e si e’ realizzata senza discriminazioni ne’ xenofobie e  senza tensioni sociali".

Mazara, ha concluso Fini, "è un modello basato sul reciproco rispetto tra  la popolazione e gli immigrati e se c’e’ reciproco rispetto c’e’  integrazione. La sfida che noi stiamo combattendo a Roma e’ una sfida  che voi avete già vinto".

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