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Regolarizzazione. Il sito truffa non è più online

Le pagine di Sanatoria2012.com non sono più visibili. Il ministero dell’Interno: “Li abbiamo denunciati, massima vigilanza”

Roma – 12 settembre 2012 –Il sito-truffa sulla regolarizzazione ha chiuso i battenti.

Da stamattina, digitandone www.sanatoria2012.com si finisce su una pagina generica dell’internet service provider americano su cui è registrato il dominio. Non c’è più traccia delle dettagliatissime pagine che promettevano di fornire, a fronte di lauti pagamenti, documenti e datori di lavoro falsi disposti a presentare la dichiarazione di emersione.

Probabile che sia stata una mossa degli stessi promotori. Razzolati i soldi dei primi ingenui che ci sono cascati e i contatti di altri potenziali clienti, avranno pensato bene di oscurarsi anche perché ormai il loro gioco era finito sui media. C’è però anche il rischio che stiano spostando questa gallina dalle uova d’oro su un altro indirizzo, dandole semplicemente un nome diverso.

Intanto, si è mosso il Viminale. “La Polizia di Stato sta provvedendo a informare direttamente l’Autorità giudiziaria per le determinazioni che dovranno essere adottate anche ai fini di un provvedimento di sequestro e oscuramento dello spazio web” ha scritto ieri Mauro Alberto Mori, portavoce del ministro dell’Interno, al quotidiano La Padania, che pure aveva segnalato il sito truffa.

“Nelle more – ha aggiunto Mori – il ministro Cancellieri ha disposto l’invio di precise direttive al fine di richiamare la massima attenzione degli Uffici delle Prefetture e delle Questure sulla necessità di porre in essere, come già efficacemente avvenuto in passato, la massima vigilanza in merito ad attività tese ad alterare il regolare svolgimento delle procedure di emersione dal lavoro irregolare”.

Elvio Pasca

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