Il Viminale: "L’Italia si impegna a cooperare con l’Ue per la fornitura, con finanziamento a carico del bilancio comunitario, di un sistema di controllo per le frontiere terrestri e marittime libiche"
Roma – Cessione pro tempore di sei unita’ navali italiane alla Libia, formazione di equipaggi misti da impiegare nelle attivita’ di pattugliamento congiunto, costituzione di un Comando operativo interforze.
Sono i punti chiave dell’accordo anti-immigrazione clandestina firmato a Tripoli da Italia e Libia.
In particolare, il governo italiano si impegna a cedere temporaneamente al partner nordafricano 6 unita’ navali della Guardia di Finanza, di cui 3 guardacoste classe "Bigliani" e 3 vedette classe "V.5000": i mezzi imbarcheranno equipaggi misti con personale libico e personale di polizia italiano per l’attivita’ di addestramento, formazione, assistenza e manutenzione dei mezzi. Le unita’ navali effettueranno le operazioni di controllo, di ricerca e salvataggio nei luoghi di partenza e di transito delle imbarcazioni utilizzate per il trasporto di clandestini, sia in acque territoriali libiche sia internazionali.
L’Italia – spiega il Viminale – "si impegna a cooperare con l’Ue per la fornitura, con finanziamento a carico del bilancio comunitario, di un sistema di controllo per le frontiere terrestri e marittime libiche, da realizzare secondo le esigenze rappresentate dalla parte libica alla delegazione della missione Frontex.
L’Italia fara’ ogni sforzo perche’ si giunga nel piu’ breve tempo possibile all’adozione dell’accordo quadro fra l’Ue e la Grande Giamahiria". Per garantire un’efficace direzione e coordinamento delle attivita’ addestrative ed operative di pattugliamento ("presso una idonea struttura individuata a cura della parte libica" e "per l’intera durata del protocollo") verra’ istituito un Comando operativo interforze, con il compito di "disporre l’attuazione quotidiana delle crociere addestrative e di pattugliamento; raccogliere le informazioni operative acquisite dalle unita’ operative; impartire le direttive di servizio necessarie in caso di avvistamento e/o fermo di natanti con clandestini a bordo; svolgere compiti di punto di contatto con le omologhe strutture italiane".
In tal senso, il Comando "ha la facolta’ di richiedere l’intervento e/o l’ausilio delle unita’ navali italiane ordinariamente rischierate presso Lampedusa per le attivita’ antiimmigrazione". Responsabile del Comando operativo interforze "e’ un rappresentante designato dalle autorita’ libiche, che si avvale di un vice comandante, designato dal governo italiano, anche con compiti di consulenza in favore del comandante del Comando operativo interforze, oltre che di raccordo con le competenti strutture italiane". Al Centro viene assegnato "personale italiano con compiti di staff in favore del vice comandante".
(31 dicembre 2007)