Ieri la firma al ministero del lavoro sotto le norme che disciplinano il rapporto di lavoro domestico. Acli Colf: “Bene, ma servono ancora passi avanti per la tutela della maternità e l’indennità di malattia"
Roma – 21 febbraio 2014 – Colf, badanti e babysitter hanno da mesi un nuovo contratto collettivo. Firmato a maggio 2013 da associazioni dei datori di lavoro e sindacati, è in vigore dal primo luglio scorso e scadrà alla fine del 2016. Ieri è arrivato anche un riconoscimento, più che altro simbolico, da parte del ministero del Lavoro.
“Il 20 febbraio 2014 alla presenza del sottosegretario Carlo Dell’Aringa è stato ratificato il nuovo Contratto collettivo nazionale che disciplina il rapporto di lavoro domestico” comunica la Federazione italiana datori di lavoro domestico Fidaldo, aderente a Confedilizia, che riunisce le associazioni Assindatcolf, Nuova Collaborazione, A.D.L.D e A.D.L.C.
“Le principali novità di questo contratto interessano i tanti collaboratori familiari, (quali colf, badanti, baby sitter ecc.) che quotidianamente prestano servizio nelle nostre case per svolgervi lavori di cura e di assistenza. La nuova disciplina contribuirà a migliorare la gestione di ogni singolo rapporto di lavoro” si legge in una nota .
“Nel contratto rinnovato – ricorda Fidaldo – sono state disciplinate, per esempio, le modalità per il godimento del riposo settimanale per i lavoratori conviventi e per quelli ad ore, avendo riguardo anche per quei lavoratori che dovessero “professare una fede religiosa che preveda la solennizzazione in giorno diverso dalla domenica”. È, inoltre, rivolta molta attenzione nei confronti dell’assistenza prestata alle persone non autosufficienti, per garantire loro un’assistenza completa (7 giorni su 7), è stata data la facoltà al datore di lavoro di assumere – a costi contenuti – un ulteriore lavoratore con prestazioni limitate alla copertura dei giorni di riposo del lavoratore titolare dell’assistenza”.
Anche l’associazione Acli Colf saluta la ratifica di ieri come un passo importante. “È una sorta di sigillo istituzionale del nuovo contratto, con cui il ministero del Lavoro ne riconosce l’importanza e mostra attenzione per tutta la categoria. Chiedevamo da mesi questo gesto di attenzione” dice la responsabile nazionale Raffaella Maioni.
Maioni sottolinea però che il rinnovo del contratto e la controfirma da parte del governo non esauriscono le richieste di colf, badanti e babysitter.
“Alla luce della Convenzione ILO per il lavoro domestico dignitoso, per equiparare davvero le lavoratrici domestiche a tutte le altre manca ancora una tutela piena della maternità e il riconoscimento dell’indennità di malattia. Il governo – dice la responsabile nazionale di Acli Colf – dovrà mettere in campo politiche adeguate sul fronte del lavoro e del welfare, supportando le famiglie, in modo da favorire anche la regolarità dei rapporti di lavoro”.
Elvio Pasca
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